Agricoltori contro il CETA, anche la città di Jesolo in difesa dei propri produttori

Continua a tenere banco il tema CETA. Agricoltori e produttori sul piede di guerra contro un accordo che non soddisfa nessuno. Da una parte chi si impegna quotidianamente per mettere in commercio prodotti di alta qualità, dall’altra le associazioni di categoria che cercano di mediare con il Governo, che però, ha già ceduto in buona parte all’accordo di libero scambio con il Canada.

Anche l’amministrazione Jesolo si dimostra vicina ai propri agricoltori con l’approvazione, nelle scorse settimane, di un ordine del giorno proposto dall’assessore all’Agricoltura Otello Bergamo. La deliberazione del Consiglio si prefigge l’obiettivo di sostenere e aderire alla campagna promossa dalla Confederazione Nazionale Coldiretti “per un commercio libero e giusto e per un’Europa libera dal CETA”.

Si tratta di una presa di posizione contro il “Comprehensive Economic and Trade Agreement” (Accordo economico e commerciale globale) siglato tra la Comunità Economica Europea ed il Canada ed entrato in vigore nelle sue parti fondamentali nel settembre scorso.

L’accordo di libero scambio, che punta a creare un mercato unico transatlantico tra Canada ed Unione Europea, prevede ad esempio l’abbattimento di oltre il 90% delle tariffe doganali attualmente in vigore tra le due realtà, rendendo più competitivi sotto il profilo dei prezzi i prodotti di importazione ma con scarsi standard qualitativi e di sicurezza. Attua inoltre una semplificazione del sistema di regole di produzione, di protezione della qualità e dell’ambiente vigente a livello comunitario e nazionale. Sul fronte dell’export agroalimentare, limita a 41 il riconoscimento di prodotti di indicazione geografica, a fronte di 288 Dop ed Igp registrate, con la rinuncia al riconoscimento dei restanti 247, con gravi conseguenze sul “Made in Italy”.
Queste, assieme ad altre criticità evidenziate da Coldiretti, hanno spinto l’amministrazione cittadina ad una presa di posizione contro l’accordo di libero scambio, a tutela degli interessi di cittadini ed imprese agricole del territorio e sollecitando al tempo stesso Governo e Parlamento ad arrestare il processo di ratifica dell’accordo stesso.

Sì alla salvaguardia dei nostri agricoltori – ha commentato l’assessore all’Agricoltura, Otello Bergamo -. E’ questo il leitmotiv di una delibera con cui abbiamo deciso di mandare un segnale politico al Governo nazionale per la tutela della salute dei cittadini. Noi siamo per un’alimentazione sana e per il chilometro zero, in antitesi alla scelta dell’Unione Europea di dare respiro alle grandi multinazionali dell’agroalimentare che hanno in testa solo il profitto”.

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