Pfas. Guarda (AMP): “Sulle nuove fonti acquedottistiche solo fake news di Zaia e Bottacin”.

La vicenda Pfas continua a tenere banco, sembrano non bastare le risposte della Regione ai cittadini della zona rossa. Ad intervenire è ancora una volta Cristina Guarda che esprime il proprio dissenso sulle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Gianpaolo Bottacin.

Cristina Guarda

Al Ministero dell’Ambiente non risulta che la Giunta abbia consegnato progetti per la realizzazione delle nuove fonti acquedottistiche, nonostante quello che l’assessore Bottacin ha raccontando ai cittadini della zona rossa contaminata dai Pfas, in occasione dell’incontro del 6 settembre presso Palazzo Balbi. Dopo mesi di rimpallo delle responsabilità, Zaia e i suoi ora stanno raschiando il fondo del barile,  tra affermazioni ambigue e vere e proprie fake news”.

Queste le dichiarazioni rilasciate  dalla consigliera regionale Cristina Guarda (AMP).

Cristina Guarda, quali sono i progetti che la Regione Veneto intende attuare al fine di risolvere il problema?

Gli unici progetti che la Regione ha spedito al ministero a fine luglio sono quelli relativi all’accordo Fratta-Gorzone per la gestione dei fanghi delle concerie. Ma sul fronte dei Pfas e delle nuove fonti di acqua pulita, il ritardo si accumula , mentre il ministero dell’ambiente ribadisce la necessità di individuare i progetti per poter provvedere allo stanziamento degli 80 milioni disponibili”.

Se fosse vero quello che dice, gli amministratori della Regione avrebbero grosse responsabilità in merito, non crede?

Quello di Zaia e Bottacin è un atteggiamento irresponsabile ed intollerabile, specialmente perché mina la fiducia cercata con fatica da cittadini che richiedono anzitutto interventi celeri e trasparenza. E’ quantomai necessario e urgente  un confronto istituzionale tra Regione e Ministero”.

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