“Non condivido tutto quello che ha detto” la commissione parlamentare d’inchiesta sui Pfas in Veneto, “che a dire il vero mi sembra sia utilizzata piu’ a livello politico da Pd”. Lo afferma Manuel Brusco (M5s), presidente della commissione regionale d’inchiesta sui Pfas in Veneto, commentando all’agenzia di stampa “Dire” il passaggio della relazione presentata ieri in Senato alla commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in cui si dice che la Miteni non ha fatto “sostanzialmente nulla” per evitare di scaricare perfluoroalchilici nell’acqua. Certo, “anche in alcuni monitoraggi Arpav sono stati trovati ancora Pfas a catena lunga” e di sicuro nello scarico Miteni “ci sono composti a catena corta”, ma c’e’ il depuratore di Trissino che dovrebbe intercettarli e poi ci sono i nuovi filtri al carbone installati dalla Regione. Comunque, “Miteni ha anche un depuratore interno installato di recente”, quindi non si puo’ dire che non abbiano fatto nulla, conclude Brusco, precisando che con questo “non voglio difendere l’azienda contro cui abbiamo fatto una manifestazione anche sabato scorso”.