Bonifica terreni Miteni, al via nuove indagini per completare la bonifica

Continua a tenere banco il caso Miteni. Tante polemiche da parte dei cittadini seguite a comunicazioni da parte dei vertici dell’azienda di Trissino con la chiara intenzione di voler fare chiarezza sull’attuale gestione. Come ha dichiarato ai nostri microfoni L’Amministratore Delegato Antonio Nardone (clicca qui)  la volontà è quella di assicurare a tutti la massima trasparenza nelle scelte da perseguire al fine di bonificare l’intera area contaminata da Pfas.

A far sapere di queste nuove operazioni è la stessa Miteni che ribadisce come procederà per fare in modo di accogliere le richieste di chi in quel territorio ci vive e manifesta preoccupazione per la propria salute.

Sono state avviate in queste ore -comunica Miteni- nuove indagini e analisi dei terreni nello stabilimento Miteni e, una volta terminate, consentiranno l’avvio della fase finale della bonifica. L’accordo è stato raggiunto con piena soddisfazione di tutti nel corso dell’ultima conferenza dei Servizi e le attività sono partite immediatamente.
Con questo accordo si stabilisce un programma di indagini dettagliate e progressive. Gli interventi si sviluppano con prelievi a maglia stretta, anche attraverso l’uso di trincee che consentono di esplorare le aree ottenendo informazioni maggiori e più attendibili rispetto ai semplici carotaggi.
Il piano di interventi consente inoltre di studiare ancora più a fondo il comportamento delle acque sotto l’area dello stabilimento per affinare il sistema di barriere idrauliche e ottimizzarne il funzionamento a ogni livello di falda, con risultati che già oggi superano il 99%.
L’ azienda ha dato la sua piena disponibilità a queste ulteriori indagini, pur emergendo chiaramente dai dati e dalle analisi che l’unica sorgente primaria dell’inquinamento è quella già identificata sull’argine del torrente Poscola, in gran parte rimossa. Il completamento  e la chiusura del procedimento di caratterizzazione del terreno è condizione necessaria per legge per poter poi procedere alle attività di bonifica finale dell’area come è obiettivo di tutti.”

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