Dalla street art al paesaggio in fiore: l’esperienza del Comune di Arcugnano raccontata da Coldiretti al GammaForum di Milano

L’esperienza colorata del Comune di Arcugnano sarà raccontata domani da Paola Ballardin coordinatrice di Donne Impresa  Coldiretti Vicenza al GammaForum di Milano.  L’evento in programma nella sede de Il Sole 24ore prevede un dibattito continuo sull’evoluzione necessaria alle piccole aziende per far fronte alla quarta rivoluzione industriale, mettendo in evidenza il contributo creativo delle nuove generazioni e della realtà femminile imprenditoriale.

Ecco perché l’esempio virtuoso di un piccolo comune vicentino diventa emblema di un percorso futuribile per tante altre amministrazioni. La storia di una iniziativa creativa che ha coinvolto grandi, piccini e un’intera comunità impegnata nell’abbellimento di edifici di interesse pubblico, anche dimenticati, con un concorso di pittura moderna che ora matura per armonizzare il paesaggio locale in un’esplosione di bellezza. Dall’arte di strada che ha ridisegnato il centro urbano ai colori naturali di piante come la facelia, l’amaranto, la colza che secondo la stagione di coltivazione danno una pennellata naturale all’ambiente.

Sarà questa la testimonianza della funzionaria di Coldiretti che insieme a Sis (Società Italiana Sementi), al Sindaco e i vari Assessori sta diffondendo la coltura dell’introduzione di cereali minori per convertire un territorio all’accoglienza di api e insetti utili capaci di rimettere in moto un equilibrio ambientale a volte compromesso dall’urbanizzazione sfrenata. Una rete di agricoltori, insieme agli apicoltori, una ditta “illuminata”e di conseguenza gli stessi cittadini sono i principali protagonisti di questa storia che sta positivamente contaminando le campagne limitrofe.

Tutto è cominciato dalla cosiddetta pianta salva api che produce una infiorescenza violacea e funziona anche come concime naturale una volta sfiorito: ora l’attenzione è rivolta ad altre varietà che oltre ad essere considerate ideali per rispondere sia alle problematiche relative ai cambiamenti climatici che per l’aumento delle intolleranze alimentari. “Il legame con la biodiversità è ritratto su un muro – tiene a precisare Paola Ballardin – quale presagio di un felice lavoro di ognuno per una qualità della vita finalmente a portata di mano”.

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