Riserve urbane, la città con gli occhi dei bambini

Giunge alla terza edizione “riserve urbane”, il percorso di cittadinanza attiva, sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Marostica, che in questi anni ha promosso, attraverso i linguaggi poetici dell’arte, un percorso formativo di rigenerazione urbana.
Ideato da Elisa Geremia, Mirco Corato, Silvia Petronici, Antonio Zarpellon e Martin Verdross, grazie alla collaborazione con  La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, la nuova edizione sarà dedicata all’indagine sugli spazi urbani a partire dal punto di vista dei bambini e delle bambine, ben sapendo che una città a misura di bambino può essere una città sostenibile, attenta alle diversità, accogliente e aperta all’immaginazione.

Un lavoro corale che coinvolge gli spazi cittadini ma anche tutta la cittadinanza” commenta ilsindaco di Marostica Marica Dalla Valle L’obiettivo è che l’azione di riserve urbane, uno dei progetti più innovativi dal punto di vista culturale e sociale di questi anni, continui ad incidere nella comunità, con processi partecipativi e la creazione di nuovi strumenti per il miglioramento della vita quotidiana e la rigenerazione degli spazi urbani”.

L’invito del progetto di quest’anno” spiega l’assessore alla cultura Serena Vivian “è di guardare alla città con occhi nuovi, consapevoli che una città a misura di bambino è anche una città per i grandi, che tiene conto di diverse sensibilità e di tutte le diversità. Uno dei tratti importanti di questa edizione è il collegamento e il dialogo con eventi e realtà esistenti, come il Premio di letteratura per l’infanzia Marostica Città di Fiabe, la manifestazione sull’accessibilità Marosticabile e la rassegna teatrale Marostica… di fiaba in fiaba. Anche quest’anno si punta poi a coinvolgere fette sempre più larghe di cittadinanza nell’azione collettiva di rigenerazione urbana di spazi pubblici: in questo senso stanno andando gli incontri nel giardino della biblioteca e le riflessioni sull’area verde a sud dell’asilo nido comunale”.

Il progetto prevede seminari, workshop, mostre ed eventi, che coinvolgono artisti, attori, urbanisti, operatori sociali e culturali.

Il primo appuntamento è previsto per domenica 7 maggio (ore 9.30, Chiesetta San Marco, ingresso libero) con il seminario “I bambini pensano in grande” con l’introduzione di Carlo Presotto, attore e regista de La Piccionaia, e gli interventi dell’urbanista Giancarlo Paba, di Raffaela Mulato e Stephan Riegger del progetto Moving school 21, e il racconto delle esperienze di Pippo Gentile, attore e regista di Ullallà Teatro, di Elena Giagosti e Valentina Suzzani del progetto Anziani e bambini assieme di Unicoop Piacenza, della curatrice ed atelierista Valentina Pagliarini.

Aperto a tutti e volto ad approfondire i temi del progetto, è il workshop in tre appuntamenti:domenica 7 maggio (dalle 15.00) con Carlo Perotto sul tema “Giocare con la fiaba nel paesaggio urbano”; venerdì 12 maggio (ore 14.30) con Raffaela Mulato e Stephan Riegger “Per una politica dei piccoli passi con le Scarpe Blu”; sabato 27 maggio con Giorgia Valmorri “Mappe sentimentali: la città, l’arte e le relazioni”.

Proprio all’opera d’arte pubblica Giardini Di Connessione. Terzo Movimento” di Giorgia Valmorri è dedicata la mostra a cura di Silvia Petronici e di Antonio Zarpellon che interessa il Giardino della Biblioteca come luogo di relazioni per costruire, in maniera condivisa, una nuova fruizione dello spazio. Bambini e adulti sono coinvolti nella fase di progettazione e a ciascuno è chiesto di immaginare il proprio giardino ideale. Il risultato sarà un giardino costruito insieme, sia per la parte ideale che per quella concreta di messa a dimora delle piante e di realizzazione degli arredi, nel quale tutti i partecipanti sapranno di avere una parte, saranno un po’ “giardinieri” e un po’ giardino loro stessi.

Castello Inferiore, Piazza degli Scacchi, la Biblioteca, così come i parchi e i giardini delle scuole saranno nel corso dei mesi palcoscenico di laboratori di ecologia creativa e di performance a cielo aperto, spesso con il coinvolgimento dei bambini. Un grande progetto collettivo che, oltre alle aree pubbliche, interesserà i temi della mobilità e del rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio urbano.

Riserve urbane è promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Marostica con il sostegno di Etra, Fondazione Banca Popolare di Marostica, Bios, Farmacia Riello, Super Pizza, Vicentini, Coop, Osteria Madonetta, Banca San Giorgio Quinto Valle dell’Agno., che in questi anni ha promosso, attraverso i linguaggi poetici dell’arte, un percorso formativo di rigenerazione urbana.
Ideato da Elisa Geremia, Mirco Corato, Silvia Petronici, Antonio Zarpellon e Martin Verdross, grazie alla collaborazione con  La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale, la nuova edizione sarà dedicata all’indagine sugli spazi urbani a partire dal punto di vista dei bambini e delle bambine, ben sapendo che una città a misura di bambino può essere una città sostenibile, attenta alle diversità, accogliente e aperta all’immaginazione.

Un lavoro corale che coinvolge gli spazi cittadini ma anche tutta la cittadinanza” commenta ilsindaco di Marostica Marica Dalla Valle L’obiettivo è che l’azione di riserve urbane, uno dei progetti più innovativi dal punto di vista culturale e sociale di questi anni, continui ad incidere nella comunità, con processi partecipativi e la creazione di nuovi strumenti per il miglioramento della vita quotidiana e la rigenerazione degli spazi urbani”.

L’invito del progetto di quest’anno” spiega l’assessore alla cultura Serena Vivian “è di guardare alla città con occhi nuovi, consapevoli che una città a misura di bambino è anche una città per i grandi, che tiene conto di diverse sensibilità e di tutte le diversità. Uno dei tratti importanti di questa edizione è il collegamento e il dialogo con eventi e realtà esistenti, come il Premio di letteratura per l’infanzia Marostica Città di Fiabe, la manifestazione sull’accessibilità Marosticabile e la rassegna teatrale Marostica… di fiaba in fiaba. Anche quest’anno si punta poi a coinvolgere fette sempre più larghe di cittadinanza nell’azione collettiva di rigenerazione urbana di spazi pubblici: in questo senso stanno andando gli incontri nel giardino della biblioteca e le riflessioni sull’area verde a sud dell’asilo nido comunale”.

Il progetto prevede seminari, workshop, mostre ed eventi, che coinvolgono artisti, attori, urbanisti, operatori sociali e culturali.

Il primo appuntamento è previsto per domenica 7 maggio (ore 9.30, Chiesetta San Marco, ingresso libero) con il seminario “I bambini pensano in grande” con l’introduzione di Carlo Presotto, attore e regista de La Piccionaia, e gli interventi dell’urbanista Giancarlo Paba, di Raffaela Mulato e Stephan Riegger del progetto Moving school 21, e il racconto delle esperienze di Pippo Gentile, attore e regista di Ullallà Teatro, di Elena Giagosti e Valentina Suzzani del progetto Anziani e bambini assieme di Unicoop Piacenza, della curatrice ed atelierista Valentina Pagliarini.

Aperto a tutti e volto ad approfondire i temi del progetto, è il workshop in tre appuntamenti:domenica 7 maggio (dalle 15.00) con Carlo Perotto sul tema “Giocare con la fiaba nel paesaggio urbano”; venerdì 12 maggio (ore 14.30) con Raffaela Mulato e Stephan Riegger “Per una politica dei piccoli passi con le Scarpe Blu”; sabato 27 maggio con Giorgia Valmorri “Mappe sentimentali: la città, l’arte e le relazioni”.

Proprio all’opera d’arte pubblica Giardini Di Connessione. Terzo Movimento” di Giorgia Valmorri è dedicata la mostra a cura di Silvia Petronici e di Antonio Zarpellon che interessa il Giardino della Biblioteca come luogo di relazioni per costruire, in maniera condivisa, una nuova fruizione dello spazio. Bambini e adulti sono coinvolti nella fase di progettazione e a ciascuno è chiesto di immaginare il proprio giardino ideale. Il risultato sarà un giardino costruito insieme, sia per la parte ideale che per quella concreta di messa a dimora delle piante e di realizzazione degli arredi, nel quale tutti i partecipanti sapranno di avere una parte, saranno un po’ “giardinieri” e un po’ giardino loro stessi.

Castello Inferiore, Piazza degli Scacchi, la Biblioteca, così come i parchi e i giardini delle scuole saranno nel corso dei mesi palcoscenico di laboratori di ecologia creativa e di performance a cielo aperto, spesso con il coinvolgimento dei bambini. Un grande progetto collettivo che, oltre alle aree pubbliche, interesserà i temi della mobilità e del rapporto tra lo spazio domestico e lo spazio urbano.

Comments are closed.