Profughi, in Veneto crolla il numero di arrivi. Presenze inferiori alle quote in tutte le province

Gli arrivi di profughi in Veneto sono crollati negli ultimi due anni e l’emergenza sbarchi, che nelle estati del 2016 e 2017 sembrava senza fine, sta rientrando nella normalità.

Per la prima volta dal 2014 il Veneto registra un numero di migranti inferiore alla quota imposta dal ministero dell’Interno e pari a 12.944: lo rileva il Corriere del Veneto in base ai dati forniti dal Viminale.

Questi i dati per provincia: Venezia accoglie 2039 migranti, ovvero 218 in meno rispetto al riparto assegnato; Padova 2398 (-57); Treviso 1878 e rileva il calo più significativo: -458; Vicenza ne registra 1955 (-335); Rovigo 546 (-100); Belluno 481 (-78); solo Verona ha il bilancio in pareggio: 2495 su una quota assegnata di 2400.

Nel novembre 2016 si toccò il record assoluto di presenze, 14.145. A livello nazionale, dal primo gennaio, il Ministero dell’Interno segnala 10.660 arrivi, contro i 45.757 del 2017 (-76%) e i 32.292 del 2016 (-67%). In conseguenza di questi dati in Veneto si svuotano le basi di Cona, che dalle 1200/1400 presenze dei periodi più caldi scende a 574, e di quella di Bagnoli, passata da 800/1000 ospiti al minimo storico di 240.

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