Barriere architettoniche, contributi dalla Regione ai comuni per l’abbattimento

La Giunta regionale del Veneto dà una mano ai Comuni perché si dotino di un ‘piano regolatore’ per l’accessibilità e la vivibilità dei propri centri urbani. Su proposta dell’assessore al sociale Manuela Lanzarin, il governo regionale ha stanziato 800 mila euro per contribuire fino al 50 per cento alle spese dei Comuni con almeno 10 mila abitanti che predispongano entro dicembre un piano di abbattimento delle barriere architettoniche (P.E.B.A) o che revisionino vecchi piani non più adeguati. Inoltre, i Comuni che si saranno dotati del piano ‘anti-barriere’ avranno la precedenza nell’assegnazione di contributi e riparti regionali per interventi e opere pubbliche.

“L’obiettivo dell’incentivo – spiega l’assessore Lanzarin – è sostenere i Comuni, affinché tutti possano dotarsi di uno strumento di pianificazione che prenda in considerazione edifici e spazi aperti, vie di transito e aree verdi, al fine di rimuovere le barriere fisiche e quelle senso-percettive, con gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione e costruzione delle opere pubbliche. Ognuno dei 571 Comuni è tenuto a dotarsi di questo strumento che, alla stregua di un piano regolatore, guida l’ente locale nel monitorare, programmare e quindi realizzare gli interventi, con un orizzonte temporale di breve, medio e lungo termine. I piani per l’abbattimento devono diventare la direttrice-guida nella programmazione dei lavori pubblici”.

Il contributo regionale sarà di 30 mila euro per i Comuni con più di 30 mila abitanti, per gli altri varierà dai 10 o 15 mila euro, a seconda che l’incarico progettuale sia affidato agli uffici interni o a progettisti esterni.

“Nell’assegnazione dei contributi daremo la priorità alle aggregazioni di Comuni e al numero della popolazione interessata – conclude l’assessore – e il riparto avverrà in tempi celeri: entro il 2019 le amministrazioni interessate potranno incassare l’assegno regionale”.

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