Grande successo per la Festa della Ceramica a Nove. Il Premio Portoni Aperti va ad Elisabetta Nicoli

Si sono conclusi ieri sera alle 20.00 la ventesima edizione della Festa della Ceramica di Nove e i Portoni Aperti 2017. Un successo nonostante il maltempo di domenica 10 settembre, questa volta la passione per l’arte ceramica ha vinto su tutto.

In migliaia sono accorsi a Nove per visitare le tante mostre allestite nei luoghi più significativi del paese, per ammirare le opere dei 100 artisti e artigiani provenienti da tutto il mondo, per assistere alla prima edizione del Mondial Tornianti in tour, evento clou di questa straordinaria edizione, realizzato in collaborazione con AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica, Ente Ceramica Faenza e il Comune di Faenza.

La storica sfida tra tornianti, che con cadenza biennale si tiene a Faenza dal 1980, dopo la prima tappa a Nove diverrà itinerante. Un vero e proprio show che ha visto aggiudicarsi il titolo di “Campione Mondiale in Tour Tecnico Maestri” a Giuseppe Colí (Cutrofiano – LE), secondo posto ad Augusto Girolamini (Deruta – PG) e terzo a Claudio Reginato (Bassano del Grappa – VI), mentre la“Campionessa Mondiale in Tour Tecnico Maestri Donne” è Usai Doriana(Assemini – CA); “Campione Mondiale in Tour Esteta Chilometro Zero” a Claudio Reginato e primo posto nella classifica Tornianti bendati a Santo Monteforte (Faenza).

 

Sono stati tre giorni di festa molto intensi animati da un ricco programma di eventi che ha trasformato Nove in un palcoscenico a cielo aperto. Inaugurazioni di mostre, laboratori per bambini, l’installazione di Pol Polloniato “Tankshow”,lo svelamento della Parete Manifesto con il lavoro Sante Segato “El salbaneo”,Raku in the Night, le due serate con “La terra che cucina, la cucina della terra”, i convegni in Barchessa Barettoni, la proiezione di film d’arte, tante attività ludiche per i più piccole come il truccabimbi e le fiabe in valigia; il concorso CeraMIX a cura di Lampi Creativi, il ritorno del Foxhuntingart, un’azione artistica partecipata, guidata da Maurizio De Rosa, l’installazione dell’artistaMaruzza Bianchi; gli eventi dei Fuori Portoni come la serata Sbittarte negli spazi de Le Nove hotel & restaurant, la magia delle cotture a legnaWoodfire&pottery, Plasmarte 2017 Ceramic Art show all’interno dell’azienda Stylnove.

 

Lo stand Cuore Ciotola Cuore di Nove è stato letteralmente preso d’assalto:sono state vendute tutte le 999 ciotole, interamente realizzate e dipinte a mano, oltre ad aver esaurito anche quelle rimaste della precedente edizione. Con l’acquisto della ciotola si potevano degustare gli ottimi risotti, preparati dagli studenti dell’ENAIP di Bassano del Grappa e Piazzola sul Brenta, utilizzando solo prodotti a km0, come il riso del Presidio Slow Food di Grumolo delle Abbadesse (Azienda agricola De Tacchi), i formaggi di Latterie Vicentine, un buon bicchiere di vino della Cantina di Breganze e i dolci di Dolce Re. Il ricavato sosterràl’Associazione ‘Noi come Nemo’, costituita da genitori di ragazzi con disabilità.

Domenica mattina è stato assegnato il Premio Irene Larcher Fogazzaro a Giulio Polloniato (1° classificato), Giulia Costa (2° classificata) e Giulia Perin (3° classificata); premio promosso dall’Azienda Aricola Francesco De Tacchi con il patrocinio del Comune di Nove e della Fondazione Giuseppe Roi. Lo scopo del concorso è quello di stimolare una competizione nella riproduzione fedele di un raro motivo decorativo.

Elisabetta Nicoli (Cartigliano) si è aggiudicata il Primo Premio Portoni 2017,con un’opera in porcellana finemente lavorata, premiata per lo studio e la sperimentazione applicata al pezzo di altissimo valore artistico; una segnalazione speciale è andata a Luca Schiavon (Abano Terme) per l’evoluzione della forma e l’uso sapiente degli smalti e a Maurizio de Rosa (Monza) per l’originalità della tecnica nella realizzazione di una ciotola. La giuria era composta da Mauro Perosin, presidente di giuria, il professor Angelo Spagnolo, Daria Petucco e Giacomo Zonta, ricercatori IUAV per un progetto di Museo diffuso tra Nove e Bassano e la neo conservatrice del Museo Civico della Ceramica Elena Agosti.

 

Grande novità della ventesima edizione è stata anche la riapertura di Palazzo Baccin, dopo molti anni di restauro. Le sale del settecentesco palazzo ospitano tre esposizioni: la mostra intitolata Costellazione Cavallini, un’ampia selezione di opere che Alberto Cavallini ha prodotto negli ultimi trent’anni; sculture fischianti principalmente realizzate in terracotta, ma anche in grès e porcellana. Il percorso espositivo prosegue con la seconda edizione di Faenza x Nove a cura di Oscar Dominguez in collaborazione con Argillà, una collettiva con 5 artisti: Andrea Salvatori, Giovanni Ruggiero, Bottega Gatti, Mirco Denicolò e Cristina D’Alberto. Inoltre, sono stati allestiti tre video sull’artista novese Paolo Polloniato: “4/22.7.2016”, video documentario della sua residenza d’artista presso l’Unità Produttiva del Museo della Ceramica di Mondovi'(CN); “Fotogrammi Veneti”, un progetto finanziato dalla Regione del Veneto e gestito da M.A.C.Lab Università Ca’ Foscari e Lago Film Fest; “POL. Dal cemento alla (sua) terra”, realizzato dagli studenti dell’Atelier di Decorazione B dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Un’altra mostra che ha visto sia il consenso del pubblico sia della stampa è stataGrand Tour della Ceramica Classica Italiana, allestita in Sala De Fabris. Un viaggio in Italia, attraverso una selezione di ceramiche di gusto tradizionale scelte dalla collezione di rappresentanza di AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica. L’esposizione, curata da Jean Blanchaert, Viola Emaldi e Anty Pansera, realizzata in collaborazione con Elena Agosti, si snoda attraverso manufatti unici realizzati a mano, secondo i principi stilistici e formali dell’artigianato artistico, nelle 37 città italiane di Antica Tradizione Ceramica.

Lo storico Mulino Antonibon Barettoni Bortoli ha fatto da contenitore ai attraverso i linguaggi contemporanei degli artisti Bianca Piva e Manuel Crestani con opere in porcellana e vetro, che dialogano con l’installazione di Silvia Stefani, nella rassegna, intitolata Poetici Contrasti.

Il Museo Civico della Ceramica di Nove ha accolto invece le opere di Carlo Sbisà nella mostra Carlo Sbisa’. Sulla via della ceramica, curata dal prof. Nico Stringa. Un percorso che racconta le motivazioni artistiche, tecniche ma anche esistenziali che hanno caratterizzato la svolta stilistica dell’artista triestino negli anni Trenta: la scelta della ceramica come linguaggio per realizzare opere autonome, ma anche veri e propri cicli decorativi, spesso in collaborazione con la moglie Mirella Schott.

Inoltre, è stata un’edizione che ha visto una straordinaria partecipazione di aziende del territorio che hanno aperto le porte al pubblico per l’occasione. Una bella opportunità per poter toccare con mano la produzione locale.

Sono stati tre giorni anche di buon cibo grazie ai tanti punti di ristoro, dallo stand della Protezione Civile con piatti gustosi e fritturine da passeggio a quello gestito dall’Associazione “Genitori Scuola materna Danieli di Nove” dove si potevano degustare panini con porchetta o formaggio, strudel e per i piccini panini con Nutella; da bere birra e bibite fresche, oltre a tutti i ristoranti e locali di Nove che hanno ideato un menù particolare per la festa.

Molto gradita dal pubblico la bella sorpresa di Luigi Bertolin: 200 simpatici conigli in terracotta, realizzati al tornio, hanno invaso i giardini del centro storico, per la gioia di grandi e piccini.

La manifestazione nasce da un’idea dell’Associazione Nove Terra di Ceramica ed è stata realizzata dal Comune di Nove in collaborazione con il comitato organizzatore, grazie al sostegno di molte aziende del territorio.

“Sono stati 20 anni celebrati con gioia – dichiara il Sindaco di Nove Chiara Luisetto – una spinta verso future e sempre più coinvolgenti edizioni ed un lavoro di squadra che ha visto protagonista una comunità a tutti i livelli. Grazie ai tanti volontari, al personale del Comune, ai vari sponsor, aziende ed espositori, questa festa ha vissuto attraverso tante persone per arrivare a far conoscere la storia, la tradizione e l’innovazione di cui Nove è capace. Nella nostra unicità e creatività. Arrivederci alla 21esima”.

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