Bulgarini difende il Bocciodromo: “Luogo vivo, non deve essere abbattuto”

“La voglio dire chiara anche se non piacerà a qualcuno. Il Bocciodromo Vicenza non deve essere abbattuto. Né dalle ruspe della destra, che minaccia vendette e pregusta la deportazione dei suoi frequentatori, né dal progetto della TAV”. Inizia così il post sulla pagina social di Jacopo Bulgarini d’Elci, vicesindaco e candidato alle primarie del centrosinistra berico. Il tema è quello del Bocciodromo, centro sociale autogestito fondato anni fa da gruppi vicini al movimento No Dal Molin e ospitato in uno spazio concesso dal Comune. Uno spazio che ora rischia di essere abbattutto perché si trova sul terreno che verrà utilizzato per la costruzione della linea dei treni ad alta velocità. Ma che da anni è nel mirino dell’opposizione di centrodestra, che attraverso alcuni suoi esponenti ha fatto sapere di voler chiudere per sempre.

“A Rucco, Dalla Negra e compagnia che sognano il momento in cui, dovessero vincere le elezioni, potrebbero sfrattare le associazioni che popolano il Bocciodromo dico: questo mostra la vostra idea di democrazia e di città”, continua Bugarini d’Elci. “Per voi un luogo grigio in cui chi la pensa diversamente non ha patria, per me una comunità resa viva dalle differenze: un luogo di elaborazione culturale, sociale e politica è qualcosa che arricchisce la comunità, anche se chi lo pratica non la pensa come me. Allo stesso tempo, il progetto della TAV dovrebbe essere rivisto per limitare al massimo gli abbattimenti di edifici esistenti nel quartiere dei Ferrovieri. E tra questi il Bocciodromo, spazio di proprietà pubblica che era abbandonato e degradato e che è stato restaurato e trasformato in luogo vivo”.

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