Sciopero dei medici di base, guerra di cifre sul numero di adesioni

Guerra di cifre sulle adeisoni dei medici di base del Veneto allo sciopero proclamato per oggi e domani nell’ambito della vertenza con la Regione. I problemi sui quali i medici chiedono delle risposte riguardano le regole delle Medicine di Gruppo integrate, la mancanza di cure palliative h24, il ricorso a medici privati nelle case di riposo e negli ospedali di comunità, e il fascicolo sanitario elettronico. “Il primo giorno di sciopero dei medici di base ha visto un’adesione superiore all’80% – ha commentato il consigliere regionale del Pd Claudio Sinigaglia – Come può la Regione restare indifferente?”.

L’Assessore alla Sanità Luca Coletto ha precisato che invece i numeri sarebbero diversi: “Con il solo scopo di contribuire alla chiarezza e limitare quanto possibile i balletti di cifre, che stamattina variano da un ‘due su tre’, a un ‘tre su quattro’, a un ‘80%’, a un ‘90%’ e chi più ne ha più ne metta, comunico che gli uffici tecnici dell’Area Sanità e Sociale della Regione hanno monitorato l’andamento dello sciopero dei medici di medicina generale del Veneto e che i professionisti che si sono astenuti completamente da prescrizioni e prestazioni sono stati 1.644 su un totale di 3.150, pari al 52%”. “Ho il pieno rispetto per i professionisti che hanno ritenuto di scioperare – aggiunge Coletto – ma nel contempo ringrazio coloro che, invece, hanno ritenuto di privilegiare il servizio ai loro assistiti”. “A tutti ribadisco che il tavolo di confronto in Regione è sempre aperto, senza alcuna preclusione, ad eccezione dei diktat, che sono un oggettivo limite alla buona riuscita della trattativa”.

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