Enti locali, firmato il nuovo contratto per dipendenti di Regione e comuni

È stato firmato il 21 febbraio il rinnovo contrattuale per i 467 mila dipendenti di Regioni, Città Metropolitane, Comuni, Province e Camere di Commercio.
L’accordo, arrivato quasi dopo dieci anni di attesa, prevede un aumento di 85 euro mensili (pari al 3,4%) che saranno versati a partire dallo stipendio di marzo. Ad esso si aggiungono un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e la rivalutazione del sistema indennitario.

“Il nuovo contratto – afferma il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca – prevede un’ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la Polizia locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre, rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale”. Per quanto riguarda specificamente la Polizia locale, viene dato più valore ai lavoratori del comparto grazie all’introduzione di un’indennità di funzione legata al grado.

La Fp Cgil evidenzia come sia stato realizzato “un reale e visibile aumento dei diritti dei lavoratori, con un avanzamento complessivo negli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia”. Le ferie, ad esempio, potranno essere sospese in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore.
Molte le materie che andranno alla contrattazione integrativa, “dando finalmente – dice Bozzanca – più potere alle Rsu”.
La Funzione pubblica della Cgil parla di “un grande risultato che mette insieme salario, diritti e contrattazione”, che “produce un deciso avanzamento e che ci proietta avanti, riconoscendo il valore di chi garantisce servizi pubblici: per tutti, tutti i giorni”.

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