Lanerossi, una mostra a Schio per il bicentenario della storica azienda

Sarà inaugurata sabato 16 dicembre la mostra Schio 1817: nasce un mito, la Lanerossi, presso il Lanificio Conte di Schio. La mostra, aperta fino al 28 gennaio 2018, è suddivisa in due sezioni che raccontano i 200 anni della Lanerossi e il rapporto della storica azienda con la città

La prima sezione, intitolata “Il Filo rosso delle Idee”, è dedicata alla Comunicazione, ed è stata presentata per la prima volta a Pitti Uomo 92 – Firenze.

Oltre a ripercorrere la storia della sua comunicazione, approfondirà i contesti economici, produttivi, sociali e culturali che hanno contraddistinto le vicende di una delle maggiori industrie italiane del settore tessile e leader europea nei primi anni del Novecento. Un marchio che per certi versi è intimamente legato al nostro Paese. Il percorso espositivo privilegia quindi le opere di comunicazione dei maggiori autori che hanno collaborato con l’azienda a partire dagli anni Trenta del Novecento-artisti e designer come Adolfo Busi, Studio Stile, Armando Testa, Pino Tovaglia, Severo Pozzati, Claudia Morgagni, o fotografi come Mauro Masera e Ugo Mulas – e alcuni strumenti specifici sviluppati già nel secolo precedente, fra i quali i campionari di tessuti, le etichette dei filati, la stampa aziendale o le iniziative calcistiche. La mostra utilizza materiali provenienti dallo straordinario patrimonio rappresentato dall’Archivio Storico Lanerossi di Schio, di proprietà del Gruppo Marzotto e in comodato gratuito al Comune di Schio. La mostra è curata da Alessandra Bosco e Fiorella Bulegato e allestita dallo studio Rovai&Weber.

Nella seconda sezione il visitatore troverà: documenti d’archivio, ma anche numerose e inedite testimonianze orali di ex-lavoratori e un tableau vivant di Alessandro Rossi che racconta la sua straordinaria vita di uomo, imprenditore e politico.

Ripercorrere la storia della Lanerossi è ripercorrere gli ultimi 200 anni della Città di Schio – dichiara il Sindaco, Valter Orsi – Un percorso di riappropriazione della propria identità, per capire dove siamo e intravedere la strada futura

Il tableau vivant è una video-installazione a cura di Fiorenzo Zancan.

 

 

La storia della Lanerossi

L’azienda nasce nel 1817 a Schio, in provincia di Vicenza, fondata da Francesco Rossi, ma è al figlio Alessandro che si deve lo sviluppo dell’impresa. Alessandro Rossi assume la direzione nel 1849 e trasforma l’azienda di famiglia in una delle maggiori industrie italiane.
Agli inizi del Novecento la società conta numerosi stabilimenti nel vicentino. E se la Marzotto realizza a Valdagno la Città Sociale, complesso di opere assistenziali e ricreative, Lanerossi realizza a Schio il quartiere operaio, i dopo lavoro, opere sociali. Nella prima metà del novecento la Società prosegue nel suo cammino di sviluppo. Nel 1955 la Lanerossi entra in crisi, e nel 1962 L’Eni opera uno di quelli che la politica e i giornali del tempo chiamano “salvataggi”, rilevando la Società. In quegli anni il nome della Società si lega indissolubilmente alla squadra di calcio del Vicenza, che si chiama “Lanerossi Vicenza”. Nel 1987 la Marzotto rileva la Lanerossi dal Gruppo Eni. Oggi, con il marchio Lanerossi, il Gruppo Marzotto progetta, produce e distribuisce Tessuti e Arredo Casa. Il Gruppo Filivivi (nato nel 2005 dalla fusione tra la divisione Lanerossi Filati e Manifattura Lane Folco) è licenziatario del marchio Lanerossi Filati.

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