Schio, sconti sull’Imu per chi converte aree di proprietà in non edificabili

Ci sarà tempo fino a lunedì 12 marzo 2018 (entro le ore 13 per la richiesta in formato cartaceo, entro le ore 24 tramite PEC), per presentare richiesta al Comune di Schio per convertire aree edificabili in aree non edificabili. È il quarto anno che la cosiddetta “Variante Verde”, consente ai cittadini di risparmiare sull’IMU e al Comune di andare nella direzione delle più recenti leggi che favoriscono la riduzione di consumo del suolo edificato.

Entro sessanta giorni, il Comune valuterà tutte le domande e, qualora le ritenga coerenti con le finalità di limitare il consumo del suolo e con il modello di sviluppo urbano di Schio, le accoglierà con apposita variante allo Strumento Urbanistico Comunale. In tal caso l’area diventerà non edificabile e il proprietario potrà beneficiare di un forte sconto all’atto del pagamento dell’IMU.

Dal 2015, cioè da quando questa opportunità è stata attivata, le domande pervenute sono circa una trentina; 21 accolte di cui 2 in modo parziale, per una superficie a verde di quasi 63.000 metri quadri e 40.000 metri cubi di potenziale volume eliminato.

Ci sono molti spazi verdi privati che anche se classificati come edificabili, costituiscono un elemento di qualità urbana. Partendo da questo presupposto, le richieste che riguardano la riclassificazione di singoli lotti ancora verdi all’interno di un tessuto urbano consolidato sono sicuramente coerenti sia con le finalità delle legge che con quelle dell’amministrazione e quindi, saranno viste con favore, salvo le necessarie verifiche da fare caso per caso.

Continua l’impegno dell’Amministrazione – puntualizza Sergio Rossi, Assessore all’Urbanistica – a ridurre il consumo di suolo e a sostenere i proprietari che ritengono di rinunciare all’edificabilità di un determinato terreno riportandolo a verde.
Questa linea è coerente con le politiche Regionali rafforzate anche dalla recente Legge Regionale n. 14 del 2016, che ribadisce la necessità di preservare e, se possibile, incrementare le aree “verdi” del territorio Veneto, fortemente urbanizzato negli scorsi decenni. Le richieste di riclassificazione saranno in ogni caso attentamente valutate affinché il loro accoglimento non pregiudichi la possibilità di edificazione da parte di proprietari confinanti
“.

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