Ciclismo: altra impresa di Capitan Diabolik, è Campione del Mondo a cronometro

Inossidabile Iron Man, campione senza tempo. L’impresa compiuta dal 65enne Graziano Ferronato, bassanese e conosciuto nel mondo del ciclismo come Capitan Diabolik, ha dell’incredibile. Dopo aver conquistato il titolo italiano ed europeo Uci su pista Master 7, qualche giorno fa ha centrato il colpo grosso, la maglia iridata a cronometro che lo porta ad essere il più veloce al mondo nella sua categoria.

Diabolik arriva primo in solitaria a Due Carrare

Negli ultimi 6 anni ha inanellato una serie di record tanto da portare il suo soprannome, Capitan Diabolik, a risuonare nelle orecchie degli appassionati di ciclismo, diventando idolo indiscusso. Dal famoso primato ottenuto in quel del Cornale, dove ha frantumato tutti i record con una strepitosa media di 43,650 km orari sul difficile percorso di 21 km con varie pendenze, al record italiano ed europeo dell’ora sulla pista del Velodromo di Montichiari raggiunto grazie ai 41,405 metri percorsi Capitan Diabolik ha voluto bissare con la maglia più prestigiosa, quella iridata.

Tornato alle gare ufficiali ad aprile di quest’anno, dopo circa 25 anni di soli giri in compagnia di amici, ha capito ben presto di avere ancora testa e gambe per affrontare nuove sfide. In questo ventennio ha partecipato ad alcune gran fondo finendo spesso sul podio di categoria.

La svolta a Due Carrare (Pd), siamo ad inizio primavera, già tanti chilometri sulle gambe, macinati assieme al gruppo storico di amici. Al via della gara fa subito il vuoto arrivando al traguardo tutto solo. E’ l’anno giusto si ripete tra se e se.

Lascia la compagnia e comincia una serie di allenamenti in solitaria, non è uno scalatore puro, va molto forte in pianura, un vero passista e cronoman . Dopo la prima gara seguirà il 2° posto al Campionato Italiano di Albaredo d’Adige ottenuto il 15 agosto scorso. Il 1° ottobre è la volta del Campionato Triveneto, una crono che gli regala ancora il secondo gradino del podio. Perde il titolo per un solo secondo commettendo una serie di errori che lui definisce di inesperienza. Ma questo gli da forza morale e lo stimola a tentare il colpo grosso, il titolo mondiale a cronometro.

Sandrigo, 8 ottobre scorso, un centinaio di corridori provenienti da vari paesi. E’ carico il Diabolik sa che questa può essere la sua occasione, quella mai capitata finora. Il Campionato del Mondo Acsi è l’occasione ideale per mettere la ciliegina sulla torta. Il percorso non è dei più facili, si destreggia tra le vie del paese. Sono 13 km tortuosi, non proprio da cronometro, ma è nelle difficoltà che Graziano Ferronato tira fuori il meglio di sé. Il risultato dopo una prestazione sontuosa è la vittoria con 11 secondi di vantaggio sul Campione Italiano in carica, arricchita da una strepitosa media di 42,09 km/h, un divario importante soprattutto se si pensa che dal secondo al quarto classificato ci saranno solo 8 secondi.

Subito dopo il traguardo la gioia di Ferronato è incontenibile: “Oggi mi rendo conto di aver fatto qualcosa di grande. Arrivare davanti anche a tanti giovani mi da la forza per continuare e da un senso a tutti i sacrifici che ho fatto in questi mesi. E’ un sogno che diventa realtà. Io vado a pane e acqua, non assumo nessuna sostanza (si riferisce a quelle lecite n.d.r.) che aiuti le mie prestazioni. Ho passato gli ultimi due mesi ad allenarmi dietro alla moto di mio cognato viaggiando a 50 km/h arrivando oggi con la gamba giusta.”

Dopo la vittoria il Diabolik dichiara la sua stagione conclusa, con 4 gare in piano, 4 in salita e 4 crono il bottino è ricco di podi. Sebbene lui si consideri un passista puro ha saputo vincere anche in salita, ma quello che più conta oggi è la maglia iridata messa in bacheca.

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