Contrasto alla ludopatia, il Tar dà ragione al comune di Thiene

Con una sentenza del 13 settembre scorso il TAR Veneto ha respinto il ricorso presentato dalla società LED, titolare della sala giochi di via Marco Corner a Thiene, che chiedeva l’annullamento dell’ordinanza sindacale di sospensione per tre giorni del funzionamento dei 76 apparecchi della sala a causa della recidiva violazione del rispetto degli orari consentiti.

“E’ una sentenza importante, – dichiara il Sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto – la prima di questo genere nel Veneto in tema di competenza del Comune di disporre la sospensione degli apparecchi del gioco. Siamo soddisfatti e proseguiremo sulla strada intrapresa con fermezza e coerenza”.

La società aveva chiesto al TAR non solo l’annullamento dell’ordinanza comunale di sospensione per tre giorni del funzionamento degli apparecchi, ma anche dell’ordinanza sindacale emessa nel 2015 che, da allora, ha disciplinato gli orari di esercizio delle sale giochi a Thiene e previsto, in caso di particolare gravità e recidiva, l’applicazione della sanzione della sospensione dell’attività.

Accogliendo le argomentazioni presentate dall’Avvocatura Comunale, il TAR ha riconosciuto che la licenza rilasciata al gestore, pur essendo emessa dal Questore, può essere sospesa nel caso di abuso della persona autorizzata, previsione quest’ultima utilizzabile non solo dal Questore (per ragioni di pubblica sicurezza), ma anche dal Comune, per violazione delle disposizioni regolamentari concernenti aspetti rientranti nelle proprie attribuzioni, in particolare quelle relative all’orario di esercizio delle sale giochi.

Costituisce per il TAR abuso sanzionabile con la sospensione della licenza anche la mera violazione delle modalità di svolgimento del servizio.

L’autorizzazione di polizia va esercitata, quindi, conformemente alle prescrizioni contenute non solo nelle leggi, ma anche nelle altre fonti “sub primarie” (come le ordinanze) e la loro violazione costituisce un abuso del titolo.

“Alla luce di questa nuova conferma della legittimità del provvedimento adottato – aggiunge Alberto Samperi, Assessore al Bilancio, Commercio e Sicurezza – il Comune ha nuovamente scritto al Questore chiedendo con forza la revoca della licenza per questa sala da gioco e per tutte quelle che non rispettano le ordinanze di chiusura imposta dal Comune. Stiamo interessando della questione anche il Prefetto”.

La difesa del Comune avanti al TAR è stata affidata al servizio di Avvocatura interno.

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