Web, dal Consiglio regionale un progetto per dire no al cyberbullismo

“Contrastare il cyberbullismo e tutelare la webreputation dei cittadini veneti rappresentano delle sfide emergenti a cui l’ente pubblico non può sottrarsi: si tratta di materie delicate e, per mille aspetti, complesse, non facili da affrontare ma ciò che conta è non rimanere inerti”. Così Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto ha salutato l’incontro che ha visto protagonisti a palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale veneta, il Corecom del Veneto, l’Ufficio regionale scolastico e l’Università di Padova che oggi “hanno iniziato un percorso articolato, che attraverso una serie di fasi e lungo un piano pluriennale, porterà alla creazione di uno sportello informativo e di intervento a cui potranno rivolgersi i cittadini per vedere difesa la loro reputazione nella rete cosi come scuole, famiglie e studenti per fronteggiare il cyberbullismo”, ha spiegato il presidente del Corecom veneto Gualtiero Mazzi al termine dell’incontro a cui hanno partecipato i consiglieri del Corecom, la dottoressa Daniela Beltrame, direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, nonché le professoresse Giorgia Nesti e Nicoletta Parise dell’Università di Padova. “Abbiamo avviato una collaborazione con la dottoressa Daniela Beltrame, che ha raccolto la nostra proposta – continua Mazzi –  nata dal un lavoro che abbiamo da tempo avviato con l’Università di Padova, che,  su nostro mandato,  ha studiato come vengono affrontati concretamente temi quali il cyberbullismo come la webreputation, individuando sia problemi, pensiamo anche solo alla necessità di coinvolgere la Polizia Postale e il magistrato quando si ravvedano estremi di reato,  come possibilità di servizi effettivi che il Corecom potrà dare ai cittadini, obiettivo, questo, che era stato posto dal presidente Ciambetti.  La materia è complessa e di estrema delicatezza, richiede un aggiornamento costante: oggi abbiamo avviato una prima fase di lavoro che vedrà innanzitutto una indagine conoscitiva tra gli studenti del Biennio delle Superiori, resa possibile grazie alla disponibilità e collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale,  nonché l’avvio prossimo anche della formazione di un gruppo di referenti nel mondo della scuola.  Si tratta di un progetto ambizioso ma necessario: ancora oggi non è diffusa una coscienza, sia tra i giovani come negli adulti,  dei pericoli che si incontrano nel Web come delle conseguenze che si possono innescare con comportamenti sbagliati. La cronaca purtroppo presenta non pochi casi: esiste dunque l’urgenza di un intervento che deve essere qualificato e all’altezza delle esigenze e della complessità della materia. Il Corecom si pone come punto di coordinamento di una impresa che vede molteplici attori qualificati e qualificanti, come appunto le università e il mondo della scuola”.

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