Vicenza, al Cinema San Marco il XII Convegno delle religioni

Si terrà domenica 13 marzo al cinema San Marco di Vicenza con inizio alle 15.30 il 12° convegno delle religioni sul tema “Rispetto dell’uomo e della sua dignità. Il pensiero delle religioni”.

L’iniziativa, promossa dal centro ecumenico Eugenio IV e dal Comune di Vicenza, è stata presentata dall’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e per il Centro Ecumenico Eugenio IV dal presidente monsignor Giuseppe Dal Ferro, dal vice presidente Francesco Benazzato, e da Agostino Pilati, responsabile del gruppo “Religioni insieme”.

Siamo lieti di presentare alla città il 12° convegno delle religioni promosso dal centro ecumenico Eugenio IV in collaborazione con le comunità religiose della provincia – ha dichiarato l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala –. È il settimo anno che Vicenza ospita questo importante appuntamento che vede persone di diverse religioni dialogare assieme in un terreno comune, cercando di valorizzare quello che le unisce. La vera sfida è, infatti, costruire insieme nuove forme di convivenza partendo dalle diversità come ricchezza a favore di tutti. Come ha dichiarato Umberto Eco “La comprensione interculturale può ridurre gli scontri e far nascere nuove forme di fratellanza”.

In questa edizione si rifletterà sul significato che assume oggi quanto venne sancito dalla dichiarazione sui diritti universali dell’uomo, sottoscritta dai popoli all’indomani degli orrori nei campi di sterminio della seconda guerra mondiale, ovvero il “rispetto di ogni uomo e di tutto l’uomo” in quanto dal reciproco “rispetto” deriva la possibilità della convivenza umana democratica. Tale assunto trova la sua maggiore espressione nel dialogo interreligioso, nel quale i fedeli di religioni diverse si incontrano, rispettandosi vicendevolmente come ricercatori della verità e di Dio.

Il convegno, divenuto negli anni un importante momento di confronto pubblico fra le religioni (musulmani, sikh, hindù, ravidassia e cristiani), costituisce un’autorevole testimonianza della collaborazione esistente da anni tra i fedeli di religioni diverse presenti nel vicentino, impegnati insieme nel promuovere la giustizia, la pace, il bene del territorio.

A Vicenza la presenza di religioni diverse da quella cristiana risale agli anni ’80 del secolo scorso ed è conseguenza diretta dell’immigrazione. Tra le comunità religiose presenti nel vicentino, dopo i cristiani, sono i musulmani ad essere in maggior numero, raggiungendo quasi le 15 mila persone che, abitualmente, convergono in 25 centri culturali e di preghiera, sparsi in provincia. A questi si aggiungono alcune religioni indiane, migrate in Italia dal Panjab: circa 1.500 sikh con quattro templi a Castelgomberto, San Bonifacio, Chiampo e Lonigo, 1.000 hindù con un tempio ad Arzignano e circa 200 ravidassia con un tempio a Montecchio Maggiore. La presenza nel vicentino degli stranieri, negli ultimi anni, si è ridimensionata di circa un terzo a causa della crisi economica.

Nel dibattito, guidato dal giornalista Giandomenico Cortese, interverranno Giuseppe Milan per la religione cristiana, Kuljit Kaur per i sikh, Svamini Shuddhananda Ghiri per gli induisti, Mani Chouhan per i ravidassia, Toumi Mostapha per i musulmani.

Dopo un’introduzione musicale a cura della comunità filippina e il saluto delle autorità, i relatori illustreranno le attuali situazioni di non rispetto dell’uomo, quali la mancanza di cura dell’ambiente, della donna, lo sfruttamento economico, la sopraffazione con la violenza e le guerre, le strumentalizzazioni presenti all’interno delle famiglie. Seguirà un breve spettacolo di danza classica indiana a cura di Svamini Atmananda Ghiri. Nella seconda parte della giornata i rappresentanti delle religioni illustreranno come i loro libri sacri rappresentano il concetto del rispetto dell’uomo. L’incontro terminerà con un intermezzo di danza sikh del Punjab e la condivisione fra i relatori e i presenti di un messaggio sul tema.

Durante l’iniziativa è prevista un’attività di animazione per i bambini a cura degli scout Agesci e Asmi (scout cattolici e musulmani).

L’ingresso è libero.