Emendamento su centri commerciali in Veneto: scontro tra Giunta e opposizione

Le nuove disposizioni regionali sul contenimento del consumo di suolo verranno applicate anche agli interventi commerciali. E’ quanto dispone un emendamento al collegato alla legge di stabilità 2018 approvato ieri sera dal Consiglio regionale a maggioranza. Inoltre, sarà obbligatoria una pianificazione coordinata tra più comuni nel caso di aree da destinare all’insediamento di grandi strutture di vendita, al di fuori dei centri storici, con superficie di vendita superiore agli 8000 metri quadrati nei comuni capoluogo di provincia e con superficie di vendita superiore a 4000 metri quadrati negli altri comuni. In tali casi la pianificazione coordinata deve comprendere i comuni confinanti con il comune interessato dall’insediamento della grande struttura di vendita.

“Nel sottolineare l’importanza di questo provvedimento – commenta l’assessore al commercio e allo sviluppo economico Roberto Marcato – resta però il rammarico che non abbia avuto l’adesione di tutto il consiglio regionale, perché il Veneto e il nostro ambiente hanno sempre più bisogno della condivisione di tutti. Ed è stata quindi sprecata un’occasione di dimostrare condivisione su un tema così importante solo per motivi di parte”.

“Il Collegato poteva essere l’occasione buona per mettere un freno alla proliferazione dei centri commerciali ma la maggioranza ancora una volta ha dimostrato che gli slogan sono una cosa e il coraggio politico un’altra. Governano il Veneto da decenni, sono i primi responsabili di questo boom di ipermercati e shopping mall e spetta a loro compiere un’inversione di rotta”. Questo il commento del gruppo del Partito Democratico dopo la bocciatura di un emendamento nella discussione del Collegato alla legge di stabilità che prevedeva il parere di tutti i Comuni contermini per autorizzare nuove strutture con una superficie superiore ai 2500 metri quadri.  “Non si vogliono fare scelte serie per bloccare l’espansione della grande distribuzione a ridosso dei centri storici. Con l’emendamento della Giunta si lasciano aperte le maglie per centri commerciali fino a ottomila metri quadri – si legge in una nota diffusa dal gruppo – E’ chiaro quindi che si tratta di una semplice enunciazione di principio. Davvero con questi limiti si pone un freno al consumo di suolo?”.

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