Mercati dell’ovest vicentino chiusi dal 2 novembre. Fiva scrive a Zaia per riattivare i 501 posteggi sospesi

La chiusura dei mercati di Arzignano, Valdagno, Cornedo, Trissino, Castelgomberto, Chiampo e Brogliano diventa un caso regionale. Nei giorni corsi, infatti, Fiva Coinfcommercio Veneto ha convocato un summit di tutte le associazioni provinciali degli ambulanti per verificare la situazione in ogni singola realtà e capire se anche in altri territori erano state emanate dai Sindaci ordinanze di sospensione dei mercati come avvenuto nell’ovest vicentino.

“Alla fine – spiega Martino Forte, presidente della Fiva Confcommercio di Vicenza – è emerso che solo da noi si è deciso questo vero e proprio lockdown che interessa ben 501 “posteggi” gestiti dagli operatori. Si tratta di imprenditori che da oltre un mese, vale a dire dal 2 novembre, sono bloccati. Le ordinanze dei Comuni scadono venerdì 4 dicembre e noi chiediamo che non vengano prorogate perché si possono fare i mercati in tutta sicurezza, senza colpire tantissime famiglie che vivono di questo lavoro e che sono praticamente a reddito zero”.

Da qui la decisione del presidente veneto di categoria, Ilario Sattin, che ha preso carta e penna denunciando la situazione direttamente al presidente della Regione Luca Zaia e all’assessore allo Sviluppo Economico Roberto Marcato. “Vorrei sensibilizzarvi sulla drammatica situazione che stanno vivendo gli operatori del commercio su area pubblica della Valle dell’Agno-Chiampo”, scrive Sattin, ambulanti, aggiunge “che si ritrovano senza reddito e senza la possibilità di accedere ad alcuna forma di “ristoro”. Da qui la richiesta di “valutare la possibilità di prevedere con urgenza una qualche forma di “ristoro” regionale” per il duro periodo che stanno passando”.

Gli imprenditori chiedono insomma  l’applicazione del principio che chi è obbligato a fermarsi per valutazioni di sanità pubblica sia adeguatamente sostenuto. “Invece queste famiglie sono abbandonate a sé stesse: non è giusto e non è degno per chi vive onestamente del proprio lavoro”, conclude il presidente di Fiva Confcommercio Vicenza.

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