“La scelta dell’Oms di stabilire la sua sede nell’Ospedale di San Giovanni e Paolo, è un ulteriore omaggio alla storia del nostro Veneto e alla storia della medicina, ma è anche un grande segnale: non c’è futuro senza storia e memoria, le autentiche radici che affondano nel passato e che permettono all’albero di crescere e svilupparsi. Ciò vale anche per l’albero della medicina pubblica”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, nel suo intervento di saluto alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’Oms a Venezia. “Questo Ospedale e il suo Museo ci spiegano che il futuro del servizio pubblico sta nella ricerca, nello studio, nell’applicazione e in quel di più che medici, personale paramedico, quanti operano nella sanità ma anche agli uomini e donne che lavorano nell’Organizzazione Mondiale della sanità, mette ogni giorno nel proprio lavoro, nella propria disponibilità, per quella che è una vera e propria missione.
Missione sempre più difficile e complessa – ha spiegato Ciambetti – che deve fare i conti non solo con le malattie in senso stretto, ma anche con comportamenti, abitudini, superstizioni oltre che con grandi mali quali la fame, la povertà, l’assenza di strutture sanitarie e di cultura igienica e l’abbondanza invece di violenze, carestie e guerre, autentici terreni di coltura di ogni patologia”.
Dopo aver ricordato l’evento dello scorso anno, quando la direttrice generale dell’Oms, Margaret Chan, fu ospitata a palazzo Ferro- Fini sede del Consiglio regionale in occasione dell’incontro annuale del Global Policy Group dell‘OMS, meeting che vide la partecipazione dei direttori generali dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Ciambetti ha voluto salutare la dottoressa Piroska Östlin Direttrice della Divisione per le politiche e la governance per la salute e il benessere dell’Oms in Europa e il dottor Christoph Hamelmann alla guida dell’Ufficio Europeo Oms per gli investimenti per la salute e lo sviluppo.
“La nostra speranza è che da questo ufficio, da questa città che parla al mondo e che il mondo conosce in virtù della sua bellezza, arte e cultura, la vostra Organizzazione possa trovare ulteriore modo di arricchire l’intera comunità mondiale. Di una cosa sono certo, – conclude Ciambetti – il vostro lavoro quotidiano arricchisce di certo Venezia e il nostro Veneto che sono ben lieti di ospitarvi e lavorare con voi, per voi, per la vostra inestimabile e insostituibile missione. La vostra presenza è un ulteriore e prezioso stimolo per la nostra sanità e per il nostro welfare a dare il miglior servizio possibile ai nostri cittadini”.