Una domenica alla fiera delle armi con mamma e papà

Dove sono oggi i tutori dell’infanzia minacciata dai disvalori della modernità? Dove i pedagoghi a corrente alternata? E i genitori preoccupati per il futuro dei propri figli? E perché il Comune di Vicenza, che erige busti al Mahatma Gandhi, non prende una posizione ufficiale?

Un bambino che imbraccia un fucile è diventato il triste simbolo della fiera delle armi di Vicenza Hit Show, che si è tenuta nel capoluogo berico dall’11 al 13 febbraio scorsi.

Un tema diventato oggetto anche di un’interrogazione in Consiglio regionale veneto da parte della pentastellata Patrizia Bartelle: “Ad oggi non è difficile trovare online immagini di bambini che all’interno dei locali della fiera imbracciano armi, nonostante il regolamento della manifestazione lo vietasse esplicitamente. Siamo di fronte a un episodio il cui disvalore educativo è grave, oltre che del tutto palese…”. Di qui, la richiesta alla Giunta regionale “affinché chiarisca la propria posizione in relazione all’accaduto e più in generale, d’ora in avanti, per tutte le altre fiere di armi”.

Ci si domanda dove sia oggi chi si levò indignato di fronte a spettacoli teatrali come quel Fa’afafine, in cui si metteva in scena l’esperienza di una bambina transgender. L’assessore alla Scuola della Regione Veneto Elena Donazzan in quell’occasione scrisse al Ministro dell’Istruzione dicendo: «Ricevo segnalazioni di mamme e nonni preoccupati, operazione distorsiva per l’educazione dei giovani».

Evidentemente bambini che imparano ad usare in tenera età fucili e pistole non sarebbero vittime di un’operazione distorsiva per la loro educazione. Armi sì, educazione alla sessualità no.

Per fortuna ci ha pensato Famiglia Cristiana a portare all’attenzione nazionale questa vicenda che ha dell’incredibile. La fiera vicentina è infatti l’unica in Europa del settore a consentire l’ingresso ai minori e a permettere loro di maneggiare le armi. Le altre fiere europee sono di solito riservate agli operatori, al contrario di quella vicentina che è aperta al pubblico, e vietano l’ingresso ai minori.

Inizialmente Italian Exhibition Group (società che controlla la fiera vicentina) aveva pubblicato un regolamento in cui si vietava l’ingresso ai minori di 14 anni. La minaccia di boicottaggio della manifestazione, però, arrivata dal consigliere regionale Sergio Berlato e dai cacciatori di Confavi, ha fatto fare marcia indietro. Accesso libero dunque, che ha reso la fiera delle armi un’occasione di gita domenicale per famiglie tanto quanto un’escursione in montagna o un giro a Gardaland.

Hit Show è una fiera di settore, anche importante per numero di visitatori e di espositori, di cui abbiamo reso conto anche noi di Accadeinzona.it. Ma l’immagine che vedete è un frame delle riprese che abbiamo effettuato proprio all’interno dei padiglioni di Fiera di Vicenza in quest’ultima edizione. E dimostra, casomai ce ne fosse stato bisogno, l’effettiva presenza di bambini che imbracciano armi da fuoco. Il nostro mestiere di giornalisti l’abbiamo fatto, riportando la notizia dell’evento. Ma non potevamo tacere di fronte a queste immagini. Dove sono ora i garanti dei diritti dell’infanzia?