Melegatti riparte, 35 assunzioni e via alla campagna natalizia

Melegatti riprende l’attività dopo il fallimento e organizza la campagna natalizia riassumendo 35 lavoratori. Lo ha reso noto il Gruppo vicentino Spezzapria, che nei giorni scorsi ha rilevato all’asta fallimentare la storica azienda dolciaria veronese. “E’ stato appena siglato l’accordo sindacale – precisa una nota – dal quale emerge il forte impegno della nuova proprietà della Melegatti per ripartire il prima possibile con la produzione di pandoro, panettoni e dolci in entrambi gli stabilimenti veronesi per valorizzare le competenze, garantire stabile occupazione e sviluppare il territorio”. Negli incontri – prosegue il comunicato – la parte sindacale ha chiesto la riassunzione della forza lavoro pre-esistente e ha condiviso il piano finale. La Melegatti riparte con un organico di 35 dipendenti a tempo indeterminato.

L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha espresso soddisfazione per il buon esito della vicenda che assicura continuità alla storica impresa dolciaria veronese grazie all’impegno di una famiglia imprenditoriale veneta. “Imprenditori veri del Veneto hanno messo in campo risorse progettualità e tutte le loro potenzialità per assicurare il rilancio del primo marchio  industriale del pandoro – ha dichiarato l’assessore –  Insieme a loro ringrazio le organizzazioni sindacali per il paziente lavoro svolto e il grande senso di responsabilità di cui hanno dato prova in questi mesi difficili: hanno saputo rappresentare in pieno l’attaccamento all’azienda, la tenacia e la professionalità dei lavoratori di  Melegatti”.

Su richiesta delle organizzazioni sindacali l’assessore ha assunto l’impegno di verificare, anche con il Ministero del lavoro, tutti gli strumenti eventualmente disponibili per tutelare i lavoratori al momento rimasti al di fuori del nuovo perimetro aziendale. “Alla luce degli accordi raggiunti – ha aggiunto l’assessore – ritengo concluso il lavoro svolto dall’unità regionale di crisi rispetto all’azienda scaligera:  Melegatti ora ha davanti a sé una nuova storia da scrivere di crescita e di sviluppo, che auspico sia la più solida e la più lunga possibile. Da parte nostra resta comunque garantito il supporto istituzionale di tutte le strutture regionali, qualora le parti lo richiedessero”.

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