Alle porte dei quattro “week end lunghi” che caratterizzano questo periodo dell’anno, torna il problema di chi, non solo il fine settimana, ma anche nei giorni di festività di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno dovrà lavorare. «Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil del Veneto invitano quindi i lavoratori del commercio e gli addetti di tutte le attività svolte nei centri commerciali ad astenersi dal lavoro nelle suddette festività – si legge nel comunicato stampa diffuso oggi – la disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera ed autonoma». Sotto accusa la liberalizzazione degli orari introdotta nel 2011 con il Decreto “Salva Italia” che ha eliminato ogni vincolo di orario e che ora necessita, dicono i sindacati del commercio, di essere rivisto. «Su questi temi non abbiamo intenzione di mollare la battaglia – ribadisce Maurizia Rizzo Fisascat Veneto – si tratta di un problema che non solo incide negativamente nel vivere quotidiano delle famiglie, ma impatta anche con lo scarso sviluppo economico sociale che la liberalizzazione ha prodotto».