Dopo i fatti di Campo Marzo Variati annuncia il Daspo urbano

“In presenza di comportamenti che provocano degrado non avremo tentennamenti nell’applicare quanto la legge oggi finalmente ci consente, ovvero l’allontanamento dal luogo della violazione. Non solo in centro storico, ma anche nei quartieri. Useremo prudenza, perché si tratta di limitare la libertà personale, ma anche la necessaria severità”.

Questo il commento del sindaco Achille Variati alla decisione della giunta comunale di Vicenza di applicare quanto il decreto Minniti prevede in tema di “daspo urbano”, ovvero la possibilità per i Comuni di individuare le aree e i luoghi della città in cui far scattare l’obbligo di allontanamento.

“La proposta della giunta, presto al vaglio del consiglio comunale nell’ambito della revisione del Regolamento di polizia urbana – ha aggiunto l’assessore alla sicurezza urbana Dario Rotondi – prevede che sia possibile disporre l’allontanamento per 48 ore di chi provochi degrado e limiti la fruizione da parte degli altri cittadini all’interno del centro storico cittadino delimitato dalla cerchia delle mura cinquecentesche, nell’area della Basilica di Monte Berico e del suo porticato, di Piazzale della Vittoria, del complesso di Villa Guiccioli, della Basilica dei Santi Felice e Fortunato, di Villa Capra detta La Rotonda, del Teatro Comunale, della Fiera di Vicenza, vicino alle scuole e all’università, nonché nei parchi pubblici cittadini e nelle altre aree verdi”.

A chi con il suo comportamento limiti gli altri cittadini o violi le norme in tema di ubriachezza e atti contrari alla pubblica decenza, venda abusivamente merce o faccia il parcheggiatore abusivo nei luoghi indicati dal Regolamento comunale, qualsiasi agente di polizia locale o rappresentante delle forze dell’ordine potrà dunque infliggere, oltre alla sanzione già prevista, l’obbligo di allontanamento per 48 ore. In caso di violazione dell’ordine di allontanamento, è prevista una sanzione da 300 a 900 euro”.

La persona sarà inoltre segnalata al questore che, nel caso ravvisi un pericolo per la sicurezza, potrà prolungare tale allontanamento dal luogo “violato” fino a 6 mesi o addirittura fino a 2 anni in presenza di un pregiudicato. Ignorare il “daspo” imposto dal questore corrisponderà a compiere un reato penale, punibile fino a tre mesi di detenzione.