Il segretario del Pd Matteo Renzi, oggi in Veneto, ha incontrato il gruppo delle ’Mamme no Pfas’ e dei ’Genitori attivì, che hanno sollecitato l’utilizzo dei fondi già stanziati, ma il cui utilizzo sarebbe bloccato dai «rimpalli» fra Regione Veneto e Governo. «Non sono interessato alle polemiche – ha detto Renzi -. Posso chiamare Zaia, posso chiamare i ministri Galletti e Lorenzin, posso chiamare Gentiloni. Quello che come Pd possiamo fare è stare col fiato sul collo. Organizziamo un incontro al mese, facciamo una mailing list con gli aggiornamenti della situazione e sui singoli punti chiamiamo chi se ne deve occupare».
“Se ci sono i soldi ce li dia. Quella dei progetti è una scusa; i preliminari sono già stati inviati, mentre quelli esecutivi verranno fatti da chi si aggiudicherà l’appalto integrato, come da codice degli appalti”. Così ha risposto l’assessore all’ambiente e alla protezione civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, in riferimento alle dichiarazioni del segretario del Pd sulla questione Pfas.
“Renzi – continua Bottacin – farebbe meglio a spiegare i motivi per i quali sul dissesto idrogeologico, per esempio, nel riparto per i costi di progettazione per opere di mitigazione del rischio, l’80 % dei fondi sono stati destinati dal suo governo al sud, il restante 20% al centro nord”.
“La soluzione è che sia data subito l’autonomia alla regione del Veneto – conclude l’assessore –, così avremmo i soldi senza dover aspettare i tempi del governo. Già ci siamo sostituiti all’esecutivo di Renzi per la fissazione dei limiti per i Pfas, se ci lasciano i soldi ci sostituiremo anche nel finanziamento dei nuovi acquedotti e delle opere per mitigazione del rischio”.