Rosà a sostegno delle proprie imprese, destinati 180 mila euro alle aziende in difficoltà

Ben 180 mila euro a favore del tessuto economico cittadino. È quanto ha stabilito la Giunta comunale nel progetto “Il Comune di Rosà con le imprese” con l’obiettivo di dare un sostegno alle Attività economiche locali in difficoltà in questi periodi di emergenza. Non un intervento finanziario a pioggia ma un sostegno diretto sulla base di precisi criteri a chi sta subendo o rischia di subire maggiormente gli effetti di questa crisi economica con contrazione di ordini e richieste di servizi, agevolando con liquidità la ripresa ed evitando ridimensionamenti.

Le misure stabilite dall’Amministrazione comunale con risorse proprie, hanno carattere straordinario e si rivolgono ad un potenziale di circa 700 delle 1200 circa Attività economiche presenti a Rosà e che operano nel campo artigianale, industriale, commerciale, turistico ma anche di servizi, di pubblici esercizi, lavoratori autonomi e liberi professionisti.

«Avevo incontrato durante il lockdown i Commerciati promettendo loro un aiuto – ha spiegato oggi in conferenza stampa il sindaco, Paolo Bordignon artefice in prima persone del piano – con questo intervento diamo una mano a loro ma anche alle aziende che operano nel nostro Territorio. Preciso che sono risorse interamente derivanti dal Bilancio del nostro comune. Ringrazio le Categorie Economiche per aver contribuito alla stesura del piano di partenza di questo intervento.»

Il sostegno, che può essere cumulato con altre misure riconosciute dal Governo o altri enti, non potrà superare il limite degli aiuti de minimis (come da Regolamento Europeo del 2013).  Ogni Attività economica potrà accedere al contributo per un importo pari ai 5/12 della TARI pagata nel 2019 (imponibile al netto di IVA della fattura Etra 2019) con un importo minimo fisso forfettario di 150 euro ed un massimo di 3.500 euro. Si è ritenuto di intervenire con un riconoscimento di 3 mesi della TARI per lo stop ricevuto e 2 mesi quale segno di rilancio all’attività.

Tra i criteri, oltre ad avere in Rosà la sede legale e/o operativa (escluse le attività con sede legale estera), il contributo a fondo perduto verrà assegnato a quanti, con rispettivo codice ATECO principale, dal 22 marzo a 26 aprile 2020 sono stati costretti alla sospensione (con percentuali diverse a chi ha subito lo stop totale o parziale) ed hanno un massimo di 7 addetti. Nella delibera di Giunta sono inoltre elencati i criteri di esclusione. Le richieste vanno presentate entro il 31 ottobre 2020 per via telematica.

Le modalità d’intervento ed i criteri sono stati concordati con un costante e proficuo dialogo con le rappresentanze delle Categorie Economiche in un quadro sinergico per l’intero Territorio.

L’Amministrazione comunale aggiunge così un altro importante tassello nel quadro degli interventi retti interamente da finanzia propria (ovvero senza contributi giunti da sostegni per l’emergenza Covid-19 destinati questi, circa 80 mila euro all’aiuto delle famiglie) tra i quali vanno ricordati: lo spostamento del pagamento dell’IMU dal 16 giugno al 16 settembre con un rinvio di circa 1.400.000 euro; l’intervento sui contratti in essere dei trasporti scolastici e per l’Asilo nido pari a circa 50.000 euro; il sostegno alle Scuole Materne Paritarie con anticipo dei contributi annui e i contributi per la TOSAP pari a 5.000 euro.