Vaccini, la Corte Costituzionale rigetta il ricorso della Regione

La Corte Costituzionale ha dichiarato non fondate tutte le questioni prospettate nei ricorsi della Regione Veneto sull’obbligo dei vaccini. Secondo i giudici costituzionali, le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale. E questa scelta non è irragionevole, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie. Lo ha deciso al termine della camera di consiglio, rimarcando che il passaggio da una strategia basata sulla persuasione a un sistema di obbligatorietà dei vaccini si giustifica alla luce del contesto attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture vaccinali. E inoltre che in base alla legge la mancata vaccinazione non comporta l’esclusione dalla scuola dell’obbligo dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli altri alunni sono vaccinati.

L’Assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto ha commentato la sentenza: “Così come abbiamo preteso rispetto e applicazione per le molte sentenze che ci hanno dato ragione, rispetteremo e applicheremo questa, senza se e senza ma. Resta però l’amarezza per lo stop che arriva a un modello vaccinale che ha avuto un decennio di successi e ne stava registrando ancora, con aumenti di copertura vaccinale significativi seguiti a un calo poderoso registrato in tutta Italia, grazie anche al terrorismo delle fake news, che noi combattevamo con l’informazione e la condivisione dei processi vaccinali con i genitori. Fossi nel Governo, e in certi Parlamentari che vaneggiano su un presunto spreco di fondi, aspetterei a festeggiare. Temo che l’obbligo alla lunga possa rivelarsi un boomerang”.

Il consigliere regionale di Articolo UNO – MDP Piero Ruzzante ha invece dichiarato: “Sono soddisfatto che la Corte Costituzionale abbia definitivamente stabilito che la scelta del legislatore nazionale era legittima, com’era del tutto ragionevole aspettarsi e come avevo sempre sostenuto. Il ricorso di Zaia era assolutamente ingiustificato e strumentale. Sono anche orgoglioso di essere stato tra i firmatari di una proposta di legge regionale volta a reintrodurre l’obbligatorietà della vaccinazione: garantire la copertura vaccinale è una questione di sicurezza e responsabilità sociale”.