Paolo Rossi e l’Italia del Mondiale ’82 in mostra a Vicenza

La settima tappa del tour mondiale “Paolo Rossi – Great Italians Emotions. Mostra ufficiale su Paolo Rossi e sull’Italia dell’82” si terrà a Palazzo Cordellina, in contra’ Riale 12 a Vicenza, dal 16 dicembre all’8 gennaio.

L’annuncio è stato dato questa mattina nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino dal vicesindaco e assessore alla crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci, dall’assessore alla formazione Umberto Nicolai e dallo stesso Paolo Rossi, uno dei calciatori più titolati e amati della storia di tutti i tempi.

Vicenza, città rimasta in modo indelebile nel cuore del grande campione, è stata dunque inevitabilmente scelta dall’organizzazione dell’evento tra le 18 tappe mondiali che la mostra “Paolo Rossi Great Italian Emotions” sta via via toccando per far rivivere il magico momento dei Mondiali del 1982. I visitatori avranno modo di ammirare una straordinaria raccolta di cimeli unici, dal Pallone d’Oro alla Scarpa d’Oro, video installazioni, fotografie, articoli, filmati, oggetti, maglie e ricordi di grandi personaggi che insieme a Paolo Rossi furono protagonisti di quel momento irripetibile, da Bearzot a Pertini, da Cabrini a Tardelli, da Spadolini a Rumenigge. E’ attesa anche la Coppa del Mondo, messa a disposizione dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, oltre che la visita di numerosi ospiti del mondo dello sport.

 

“Vicenza – ha detto Paolo Rossi – è la mia città, la mia seconda casa. Ci sono arrivato a vent’anni ed è rimasta per sempre nel mio cuore. Qui è iniziata la mia fortuna, grazie a un mix straordinario tra la squadra, la società, i tifosi e l’intera città. Tutti, nel mondo, continuano a identificarmi con Vicenza e io ne sono felice. Per questo motivo tenevo tantissimo a fare qui una delle tappe della mostra che racconta quella che fu la “vittoria di un Paese intero” e che raccoglie i miei trofei e molto altro e la cavalcata vincente dei Mondiali dell’82 e vuole far rivivere lo spirito di quell’Italia degli anni Ottanta. Mi auguro che questo tuffo in quegli anni d’oro sia di buon auspicio per il Vicenza Calcio di oggi che deve poter ritornare là dove gli spetta. Per la sua storia, per la sua tifoseria, per la sua città”.