Il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio di Vicenza (CISA) e l’Amministrazione comunale di Bassano sono in piena convergenza di idee per quanto riguarda il progetto di restauro e consolidamento del Ponte degli Alpini di Bassano. E’ questa la sintesi dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Vicenza, voluto dalla Soprintendenza di Verona per un ulteriore confronto in vista dell’avvio del cantiere bassanese che interesserà il manufatto palladiano per i prossimi due anni.
Al tavolo erano seduti, per l’amministrazione comunale, il Sindaco Riccardo Poletto, il vicesindaco Roberto Campagnolo, il dirigente dei Lavori Pubblici Walter Stocco e il gruppo di progettazione interno con il RUP Diego Pozza e con la progettista, direttrice dei lavori, Viviana Bonato insieme con i professori Claudio Modena e Giovanni Carbonara.
Per il CISA c’erano il presidente del consiglio scientifico Howard Burns, il professor Mario Piana, componente del consiglio scientifico delegato per le tematiche del restauro e docente di restauro all’IUAV di Venezia e il direttore Guido Beltramini.
L’incontro è stato presieduto dal Soprintendente Fabrizio Magani.
“Abbiamo ricevuto una accoglienza ottima – commenta Riccardo Poletto – e condotto una discussione molto interessante dal punto di vista storico e culturale, oltre che tecnico. Gli esperti del CISA hanno dimostrato grande apprezzamento per l’approccio che l’amministrazione ha avuto nei confronti della necessità di restauro del ponte e degli alti livelli di progettazione che sono stati messi in campo. Una disponibilità a collaborare di cui siamo grati, che proseguirà anche nei prossimi mesi”.
E’ già stato messo in agenda infatti un nuovo appuntamento, che si svolgerà tra un paio di mesi a Bassano, per un ulteriore approfondimento che riguarderà, in particolare, la pavimentazione
del ponte e le scelte stilistiche e di materiali ad essa legate.
“I contatti con il CISA erano maturati già nei mesi scorsi – sottolinea il Vice sindaco Roberto Campagnolo – e questo incontro è stata un’ulteriore dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, della bontà del progetto e della serietà del metodo con cui abbiamo operato. Particolarmente apprezzato il lavoro di catalogazione e datazione del Ponte condotto dai tecnici comunali. Il confronto proseguirà a cantiere avviato studiando e catalogando quello che
troveremo lavorando sul Ponte. Il restauro del Ponte di Bassano rimane un lavoro delicato e complesso, non privo di imprevisti, continuerà ad essere indispensabile e preziosa la collaborazione con il CISA”.
Soddisfazione anche da parte del CISA: “In questi mesi, con il professor Piana e la dottoressa Damiana Paternò abbiamo voluto approfondire il tema della pavimentazione originaria del ponte – sottolinea il presidente del Consiglio Scientifico Howard Burns – con una relazione che abbiamo condiviso con Soprintendenza e Amministrazione Comunale di Bassano. Per noi è un grande piacere, oltre che un preciso dovere, mettere a disposizione delle comunità le grandi competenze che siedono nel nostro Consiglio Scientifico, come del resto abbiamo fatto per le indagini preliminari all’intervento di restauro della Basilica palladiana e del Teatro Olimpico o di villa Trissino a Meledo. Tanto più in questo caso, data l’urgente necessità di un intevento.”
Il Soprintendente Fabrizio Magani ha concluso confermando che: “l’intera Amministrazione statale dei beni culturali, centrale e periferica, è a disposizione per sostenere il progetto di restauro del Ponte di Bassano. Penso che l’incontro presso il CISA sia stato importante anche per la verifica tecnica del lavoro fin qui svolto. La piena condivisione non fa che incoraggiare l’esperienza del confronto scientifico e metodologico, come del resto ha sottolineato di recente il nostro direttore generale Francesco Scoppola.”