Dopo il recente ampliamento della sezione Archeologica con l’allestimento di due nuove esposizioni dedicate alle anfore romane provenienti da Vicenza e ai reperti del Criptoportico di piazza Duomo, il Museo Naturalistico Archeologico, a conferma della vivacità dell’istituzione museale, raggiunge un altro importante traguardo: la pubblicazione dell’Atlante floristico della Provincia di Vicenza, uno strumento scientifico indispensabile per una approfondita conoscenza del patrimonio floristico del vicentino, ma anche un sicuro archivio di informazioni per una corretta programmazione e gestione del territorio, in tutte le sue componenti.
Il volume, che porta la firma di Silvio Scortegana (responsabile scientifico del progetto), Nicola Casarotto, Rizzieri Masin, Davide Tomasi e Antonio Dal Lago (responsabile organizzativo), con un contributo di Luigino Curti, Paolo Mietto, Elvio Cerato e Daniele Doro, verrà presentato sabato 21 gennaio alle 17 a palazzo Chiericati da Gabriella Buffa (Università Ca’ Foscari-VE) e Filippo Prosser (Museo Civico Rovereto).
Da sempre il museo, con il contributo scientifico di molti naturalisti, dedica grande attenzione allo sviluppo di progetti di ricerca finalizzati ad una migliore conoscenza del patrimonio naturalistico della provincia. In questi anni ha organizzato, in collaborazione con università, gruppi e associazioni naturalistiche, attività che hanno portato all’incremento delle collezioni naturalistiche e che spesso si sono concluse con la pubblicazione dei dati raccolti nelle campagne di ricerca. Oltre alla rivista “Natura Vicentina“, iniziata nel 1997 e giunta nel 2016 all’edizione del n. 19, vanno ricordate tra le pubblicazioni di argomento naturalistico l’Atlante degli uccelli nidificanti in provincia di Vicenza, l’Atlante degli anfibi e dei rettili in provincia di Vicenza, la Guida allo studio e al riconoscimento di Cavallette, Grilli, Mantidi e insetti affini del Veneto, Grotte dei Berici: aspetti fisici e naturalistici (vol. I), grotte e uomo (vol. II).
Ultimo, fresco di stampa, è l’Atlante floristico della provincia di Vicenza.
Il progetto si allinea ad altre esperienze già realizzate in Italia (Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta), che seguono le indicazioni di altri studi cartografici realizzati su larga scala in Centro Europa. La presentazione del lavoro porta la firma del professor Livio Poldini, autore della prima cartografia realizzata in Italia: quella del Friuli Venezia Giulia. L’impostazione segue le indicazioni codificate dal Progetto Cartografico Europeo suddividendo la provincia in aree di base sulla cartografia 1:50.000 dell’I.G.M.
La compilazione delle schede di rilevamento, iniziata da Silvio Scortegagna nel 1997, ha incontrato nel corso degli anni l’interesse e la collaborazione di numerosi altri botanici.
Nel 2002 è stato messo a punto un software specifico per la gestione dei dati a livello cartografico, iniziando così a trasferire le segnalazioni su supporto informatico in modo da avere le informazioni sulle mappe del territorio provinciale.
Nel 2015 è stata dichiarata conclusa la raccolta di dati, ben 312 361 nel corso di 4180 escursioni senza però chiudere la possibilità di aggiungere segnalazioni di nuove presenze se nel corso di ulteriori escursioni botaniche fossero emersi dati importanti, fino alla conclusione della stesura dei testi.
Il risultato di questo articolato lavoro è un volume di 222 pagine con allegato un CD che riporta 2076 mappe con la distribuzione geografiche delle relative alle specie.
Il volume si apre con una dettagliata descrizione storica dei vari botanici che hanno fatto ricerca sul territorio della provincia e che hanno contribuito a divulgare la conoscenza della flora vicentina.
Per una migliore comprensione dei rapporti della flora con il suolo è stato inserito un dettagliato capitolo sull’evoluzione geologica del territorio vicentino in modo da evidenziare l’origine e la distribuzione dei litotipi che hanno prodotto i diversi suoli e condizionato quindi la distribuzione floristica.
Ai due capitoli della vegetazione e della flora, nei quali sono state evidenziate le peculiarità floristico-vegetazionali che caratterizzano il nostro territorio, segue la presentazione di 49 piante supportate da una dettagliata rappresentazione iconografica.
La scelta delle specie descritte è stata dettata da molteplici fattori quali la rarità, l’importanza ecologica, il pericolo di estinzione.
Il libro si conclude poi con la Check-list delle piante segnalate nel corso dell’indagine e con la lista dei sinonimi per facilitare il lettore ad orientarsi nell’individuare le diverse specie con le recenti attribuzioni tassonomiche.
Il valore del libro è anche sottolineato dalla ricchezza della bibliografia consultata, oltre 550 titoli, alcuni dei quali manoscritti, alla quale si aggiunge anche una sitografia, nella quale sono riportati i link dei siti consultati, soprattutto per gli aggiornamenti tassonomici di alcune specie.