Cultura e Musei a Vicenza sono in crescita, entrate per oltre 1 milione 270 mila euro

Musei e Basilica palladiana, un trend in crescita. L’attività 2015 si è chiusa con numeri record: entrate per oltre 1 milione 270 mila euro a fronte di un costo di gestione di circa 2 milioni di euro. Ciò significa che è stato coperto il 62,16% dei costi sostenuti per tenere aperti i musei e i monumenti (+ 14,96% rispetto al 2014, + 27,16% considerando il triennio 2013-2015).

Considerando il periodo 2013-2015, sorprendente risulta essere l’aumento degli incassi da biglietti dei musei civici, che fa segnare un + 51%, così come la parallela crescita dei visitatori nei musei vicentini che, durante l’ultimo mandato amministrativo, ha registrato un + 29%.

“Le scelte adottate negli ultimi anni ci hanno premiato, come testimoniano i dati esaminati quest’oggi – ha annunciato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci -. I visitatori dei musei sono aumentati del 29% negli ultimi tre anni grazie anche alle mostre di Linea d’ombra in Basilica che hanno consentito di veicolare l’immagine della città e di diffonderne la conoscenza. L’aumento di presenze nei musei si è verificato solo in minima parte in concomitanza con le grandi mostre; il risultato si è avuto invece in momenti successivi, a testimonianza che il grande lavoro di comunicazione che è stato fatto ha portato buoni frutti. Inoltre l’ottimo risultato è stato registrato in concomitanza con l’aumento del biglietto unico da 10 a 15 euro dal novembre del 2014, scelta adottata per adeguare il costo dell’ingresso all’effettiva offerta. Un ambizioso obiettivo per il futuro – prosegue Bulgarini d’Elci – sarà superare l’attuale numero di ingressi all’Olimpico e al Chiericati; per fare in modo che ciò sia possibile stiamo studiando dei progetti dedicati al Teatro Olimpico ed inoltre contiamo sulla riapertura dell’ala novecentesca del Chiericati. Infine le migliorie apportate negli ultimi hanno ci hanno consentito di raggiungere un risultato eccezionale, soprattutto per una piccola realtà come la nostra: nel 2015 è stato coperto il 62,16% dei costi di gestione, dato questo che ha stupito anche il ministro Franceschini durante la sua ultima visita a Vicenza. Sulla scia di questo trend positivo contiamo di migliorare sempre di più”.

La Basilica palladiana, grazie all’accessibilità della terrazza con bar, ai biglietti d’ingresso, nonché ai proventi da concessioni, ha fatto la differenza nel bilancio del Comune, generando entrate, nel 2015, per ben 278 mila euro, reinvestiti per attività culturali.

Nel 2015 sono stati oltre 235 mila i visitatori dei Musei civici (Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati, Museo Naturalistico Archeologico, Museo del Risorgimento e della Resistenza, chiesa di Santa Corona) con un trend in crescita rispetto al biennio precedente e con entrate per oltre 911 mila euro.

Rimodulazione delle tariffe dei biglietti di ingresso ai musei, aperture straordinarie in orario serale, aumento dell’attrattività turistica di Vicenza e del suo territorio, partnership con i musei privati della città: queste alcune delle ragioni dell’aumento dei visitatori nei musei vicentini. Se a questi dati si aggiungono i visitatori della Basilica Palladiana (interessata nel 2015 dalla grande mostra Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh, organizzata da Linea d’ombra), si raggiunge quota 608 mila visitatori, un dato che posiziona il polo museale di Vicenza tra i primi dieci nella classifica nazionale.

Quattro, in estrema sintesi, i pilastri su cui è poggiata l’attività culturale, museale e di spettacolo del Comune di Vicenza negli ultimi anni: il patrimonio culturale come risorsa da valorizzare per generare circuiti virtuosi; l’apertura ai privati di spazi monumentali per eventi a pagamento; l’eredità palladiana come valore aggiunto dell’offerta turistica; l’efficientamento delle spese e la trasversalità delle funzioni. Una strategia che ha pagato ed è confermata da storie, numeri e dati statistici resi noti dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci. A dimostrazione che termini come crescita, incassi, partnership con i privati, investimenti non sono solo patrimonio del settore privato, ma possono diventare anche le parole chiave dell’agire pubblico. E che si può innovare in termini di cultura anche in tempi di crisi.

 

Nel complesso, dunque, ecco la redditività dei musei civici di Vicenza su base annua.

Spese per servizi vari: 450.000 euro

Spese per personale comunale 800.000 euro

Spese per consumi energetici sedi museali 500.000 euro

Spese per pulizie spazi 70.000 euro

Spese per vigilanza notturna/teleallarmi 5.000 euro

Spese epr manutenzioni ordinarie 200.000 euro

Spese generali varie 30.000 euro

Totale 2.055.000 euro

 

Entrate da biglietti Basilica Palladiana, concessioni e diritti vari 278.465 euro

Entrate da contributi regionali 9.000 euro

Entrate da biglietti circuito museale 911.846 euro

Entrate da canone bookshop 53.100 euro

Sponsorizzazioni per restauri 25.000 euro

Totale 1.277.411 euro

Le spese sono coperte dalle entrate per il 62,16% (+14,96% rispetto al 2014; +27,16% considerando il triennio 2013-2015).

I tre motori dello sviluppo culturale cittadino: Basilica Palladiana, Teatro Olimpico, Palazzo Chiericati.

Tre i motori principali dello sviluppo culturale su cui l’amministrazione comunale ha puntato in questi anni, sedi peraltro di un’offerta di cultura e spettacolo d’eccellenza che ha nel festival “Vicenza Jazz”, nel Ciclo di Spettacoli Classici e nell’attività espositiva le sue punte di diamante.

 

La Basilica Palladiana, gioiello architettonico inserito dall’Unesco nei beni patrimonio dell’umanità, recentemente oggetto di un restauro da oltre un milione di euro, è divenuta non solo un contenitore per grandi e piccole mostre (1,1 milioni di visitatori nei tre anni dalla riapertura) ma anche esempio di buona pratica nella gestione dei beni culturali. Esempio virtuoso per il settore pubblico italiano di valorizzazione e di trasformazione di un bene culturale in un asset economico, una case history di successo che rende oggi la città culla del Palladio un modello anche per altri Comuni, capace di auto sostenersi economicamente, generare risorse a beneficio delle casse comunali. Positivi anche i risultati sul fronte occupazionale.

Tra il 2016 e il 2017 Vicenza darà vita a una grande rivoluzione urbana, che avrà per centro la restituzione del Museo Civico di Palazzo Chiericati alla città. Il completamento del restauro di Palazzo Chiericati, capolavoro di Andrea Palladio ora visitabile dai sotterranei al sottotetto, in un intervento che permette di percepirne ogni dettaglio costruttivo ma anche la dinamica della vita gentilizia nel pieno Cinquecento, ha dato la possibilità di avviare una straordinaria operazione di recupero dell’intero complesso dei Musei Civici. Il totale rifacimento dell’ala novecentesca che verrà inaugurata il 1 giugno e aperta al pubblico il 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica, ricostruita e riallestita completamente nei suoi interni, insieme a quello dell’ala ottocentesca, permetteranno alla Pinacoteca di passare dai 1530 metri quadri espositivi (precedenti la chiusura dei Musei Civici) ai 2960 metri quadri espositivi finali, cui si aggiungeranno 350 metri quadri di depositi visitabili, ricchi dei fondi di grafica antica e contemporanea e di una delle maggiori collezioni di numismatica a livello europeo. Tra il 2016 e il 2017 il Comune garantirà su Palazzo Chiericati un investimento pari a circa il 10% delle proprie capacità di accendere mutui.

 

Infine il Teatro Olimpico, il teatro coperto più antico del mondo, sarà ancora una volta protagonista di una serie di progetti performativi di livello internazionale e di un’innovativa ridefinizione della propria identità. Ai già storici Cicli di Spettacoli Classici, alla stagione musicale di primavera che comprende anche i concerti più significativi del festival internazionale “Vicenza Jazz”, si aggiungerà il progetto di storytelling appositamente pensato da Alessandro Baricco con la Scuola Holden di Torino per questo spazio di assoluta unicità artistico-architettonica.