Ex Macello di Bassano, diventerà uno spazio internazionale per la diffusione dell’arte

L’ex Macello di Bassano Del Grappa, noto edificio cittadino di proprietà di Archivio Bonotto, sta per essere sottoposto ad un importante intervento di restauro.
Al termine di un costruttivo confronto tra la famiglia Bonotto e l’Amministrazione comunale si è infatti giunti alla stesura di un “Accordo pubblico-privato”  finalizzato non solo alla realizzazione di un intervento di recupero architettonico dell’edificio e dell’area circostante, ma anche alla elaborazione di un progetto culturale che
prevede la realizzazione di uno spazio interdisciplinare di respiro internazionale per la diffusione dell’arte contemporanea.

Com’è noto, la Fondazione Bonotto possiede una tra le più vaste collezioni a livello mondiale di opere del movimento artistico Fluxus e della Poesia Visiva.
Siamo felici di annunciare l’avvio di un’operazione che negli anni passati, non lo nascondiamo, ha subito alcune battute di arresto, ma che fin dal nostro insediamento abbiamo sostenuto e seguito nei suoi vari passaggi, convinti dell’importanza e della valenza innovativa che un’opera di questo tipo porta alla città di Bassano e all’intero territorio”, sottolinea il Sindaco Riccardo Poletto.

Costruito nel 1858, l’edificio, tutelato come bene culturale, è stato ampliato nel 1905 e negli anni successivi ha subìto alcune trasformazioni interne. Il macello è rimasto attivo fino alla fine degli anni ‘60, quando per motivi igienico sanitari l’attività è stata trasferita in un altro sito.
Negli ultimi anni è stato oggetto di una serie di interventi finalizzati esclusivamente al suo mantenimento.
L’area nella quale è inserito è una delle più importanti della città, lungo la sponda destra del fiume Brenta compreso tra il Ponte degli Alpini e il Ponte Nuovo. La sistemazione dell’edificio e delle sponde del fiume, e con il miglioramento dell’accessibilità, della fruizione e della viabilità di contorno, marcherà un grande punto nel processo di rivitalizzazione dell’area di Borgo Angarano.
Dal punto di vista del fabbricato, il progetto prevede per la porzione originaria il restauro con il mantenimento dei volumi architettonici esistenti e la conservazione inalterata delle caratteristiche formali e decorative, mentre per la porzione non originaria saranno ridefiniti gli elementi e i volumi.

Ecco come apparirà l’ex Macello dopo il restauro

Si prevede la realizzazione di due livelli fuori terra, oltre al recupero di un vano interrato esistente, destinato ad accogliere alcuni locali tecnici.
La superficie sarà di circa 350 mq per piano, con altezza massima di circa 8,5 m, in linea con il colmo della copertura storica.
Per quanto riguarda l’area esterna, oltre alla sistemazione dell’immediato contesto urbano sul lato nord, sarà realizzato un percorso pedonale lungo la riva del Brenta, una sorta di belvedere che permetterà di godere appieno della vista sul fiume, sul centro storico e sui ponti. Questo intervento, che ripropone il terrazzamento individuato da muri di sostegno, già esistente e testimoniato da alcune immagini d’epoca, permetterà di dividere il flusso pedonale da quello automobilistico.

Definito l’accordo, stiamo per iniziare i passaggi amministrativi necessari per giungere alla sua formale approvazione – evidenzia l’Assessore Linda Munari – Da parte nostra procederemo con la predisposizione della variante al Piano degli Interventi relativa all’area di proprietà, allo scopo di poter realizzare il recupero, l’ampliamento e la valorizzazione dell’edificio “ex Macello” e dell’area circostante, mentre Archivio Bonotto provvederà, tra le altre cose, alla realizzazione del percorso pedonale lungo il fiume Brenta. I dettagli tecnici saranno approfonditi ed esaminati dai Consiglieri comunali a partire da subito, inizieremo il percorso “formale” dell’accordo presentandolo ufficialmente alla Commissione consiliare territorio”.

L’esito del restauro sarà quindi il recupero, dall’attuale condizione di estremo degrado, degli spazi destinati ad accogliere le attività culturali che verranno promosse (per citarne alcune: esposizioni, conferenza, eventi, workshop con artisti in cui il pubblico potrà confrontarsi direttamente con l’artista e le sue opere), e degli spazi destinati allo sviluppo di “artigianato artistico”, oltre ad un bar-caffetteria e ristorante.
La Fondazione Archivio Bonotto, con l’obiettivo di individuare e divulgare l’azione di Fluxus e di Poesia Visiva, si propone di valorizzare le opere intellettuali e artistiche, di organizzare esposizioni, seminari e convegni, di sostenere studi specifici e di contribuire a iniziative di alto livello inerenti al campo dell’arte contemporanea.
Una nuova realtà, dunque, destinata ad assumere, per le sue caratteristiche intrinseche, un ruolo fondamentale e strategico per la riqualificazione di una porzione nevralgica del centro storico della città.