Aumento delle tasse locali in vista. La Cisl denuncia la mancata proroga nella Legge di Bilancio 2019 del blocco sugli aumenti delle imposte locali. Blocco in vigore dal 2016.
Regioni e Comuni hanno così il via libera di aumentare la loro quota di addizionale Irpef (fino a + 0,8% per i Comuni ed entro il 3,3% le Regioni) e, i soli Comuni, anche l’IMU e la TASI.
Naturalmente gli enti possono anche non toccare l’attuale tassazione. Una possibilità che però si scontra con la necessità degli stessi di coprire i costi a fronte di una sicura riduzione delle entrate determinate da altre scelte presenti nella legge di Bilancio.
Una di queste è la erosione dell’imponibile fiscale (il complesso dei redditi su cui si calcolano le tasse) conseguente alla flat tax (aliquota unica e bassa) applicata ad alcune attività come quelle dei lavoratori a Partita Iva o per l’affitto di immobili commerciali.
Questi aumenti, secondo il sindacato, saranno pagati soprattutto da quelle categorie che, dalla stessa legge di Bilancio, non ricevono nessun beneficio fiscale: “i lavoratori dipendenti e pensionati, che già pagano il 90% dell’Irpef”.
Secondo alcune prime stime fornite dalla Cisl le tasse locali potrebbero crescere, già nel corso di quest’anno, per un importo complessivo totale di oltre un miliardo di euro.