Torna a Vicenza “Haru no Kaze – Vento di primavera – il Giappone a Vicenza”, il festival della cultura giapponese che l’assessorato alla crescita del Comune di Vicenza organizza in collaborazione con l’associazione Ukigumo dall’11 al 20 marzo.
“Haru no Kaze 2016” rientra tra le manifestazioni che hanno ricevuto il patrocinio dall’Ambasciata Giapponese a Roma per le celebrazioni del 150º anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.
La manifestazione ricca di appuntamenti ed eventi, giunta all’ottava edizione, negli anni ha trasformato Vicenza in un punto di riferimento irrinunciabile per gli appassionati e i cultori delle arti e della cultura nipponica e per tutti coloro che ne sono attratti e vogliono approfondirne la conoscenza.
Il festival è stato presentato in sala Stucchi dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci, da Maria Paola Bordignon, vicepresidente e responsabile della sede di Vicenza dell’associazione Ukigumo, e da Mario Sonsini, direttore del festival “Haru no Kaze 2016 – Vento di primavera”.
“Nel 2016 si celebra il 150º anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone: quale luogo migliore dove organizzare un festival dedicato al Giappone se non a Vicenza? Al Teatro Olimpico, infatti, nel 1585, anno di inaugurazione dell’edificio palladiano, sono stati accolti quattro ambasciatori giapponesi nel viaggio di ritorno da Roma, come testimoniato dall’affresco nell’antiodeo del teatro, realizzato nel 1596 ed attribuito ad Alessandro Maganza – con questo aneddoto ha esordito oggi il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci annunciando l’avvio di un festival che nell’edizione 2015 ha registrato il tutto esaurito agli eventi proposti, segno dell’interesse della città verso la cultura giapponese -. Ed ecco che Vicenza si prepara ad accogliere l’ottava edizione di un festival che, seppur piccolo per le dimensioni e il numero di eventi, è certamente degno di lode per aver saputo mantenere negli anni la sua autenticità e qualità proponendo gli aspetti più significativi della cultura giapponese. Come riconoscimento del valore che ha per noi questa proposta abbiamo deciso di innalzare il contributo fino a 4 mila euro. Il programma appare ricco di spunti con la riproposizione di iniziative che continuano a riscuotere successo come la lavorazione del bonsai o la conoscenza della cucina giapponese. Quest’anno la novità è rappresentata dalla proposta dei giochi giapponesi come Shogi e Kendama, oltre al gioco del Go. Chi vorrà partecipare alla conferenza sul Teatro del Nō potrà poi sperimentare dal vivo quest’arte con la compagnia che a settembre sarà ospitata all’Olimpico. Interessante anche lo spettacolo con la compagnia Dewey Dell, per la prima volta a Vicenza.”
Vengono dalla città di Azuchi, regione di Shiga. Sono i discendenti dei quattro ambasciatori che nel 1581, accompagnati dal gesuita Alessandro Valignano, partirono dal Giappone per giungere dopo tre anni a Roma, portando in dono a papa Gregorio XIII un prezioso paravento che raffigurava il Castello di Azuchi.
Intorno al 1580 il signore feudale Oda Nobunaga fece infatti costruire ad Azuchi un imponente fortezza dalla quale avviò una politica di riunificazione del Giappone. Egli accolse con favore i primi missionari cristiani e in segno di amicizia, nel 1581, affidò al gesuita Alessandro Valignano per il papa un prezioso oggetto, l’ Azuchijo-no-zu, ovvero il “paravento dipinto raffigurante il castello di Azuchi”, opera del famoso autore Kano Eitoku.
Padre Valignano partì alla volta di Roma, accompagnato da quattro ambasciatori che formarono la prima missione giapponese in Europa.
Nel viaggio di ritorno da Roma la delegazione si fermò in alcune città italiane, tra le quali Vicenza, dove un monocromo del vestibolo del Teatro Olimpico ricorda la speciale accoglienza riservata all’ambasceria proprio nel 1585, anno di inaugurazione del teatro palladiano.
L’affresco fa parte di una serie di monocromi che ricordano spettacoli e momenti celebri della vita dell’Accademia Olimpica; è stato realizzato nel 1596 ed è attribuito ad Alessandro Maganza.
Il notevole e progressivo riscontro avuto in termini di interesse, contatti e afflusso di pubblico, ha convertito in breve tempo un evento di carattere locale in una manifestazione di livello nazionale, richiamando persone non solo dal vicentino e dal Veneto, ma da tutta Italia.
L’impegno profuso e il lavoro compiuto negli anni per far crescere il festival hanno avuto il pieno riconoscimento e l’apprezzamento dell’Istituto di cultura giapponese di Roma e del consolato generale del Giappone a Milano.
“Haru no Kaze”, in giapponese “Vento di Primavera”, riprende come ogni anno l’immagine del fiorire della primavera, con i fiori di ciliegio simbolo del Giappone e con il suo vento che spazza l’inverno e porta rinascita e nuova vita.
Lo sforzo organizzativo dell’associazione Ukigumo per questa ottava stagione è stato particolarmente intenso per proporre al meglio le diverse tipologie di iniziative, mantenendo sempre la massima cura nella salvaguardia dell’atmosfera e dell’estetica giapponese in tutte le espressioni artistiche tradizionali e moderne in programma.
Ricreando a Vicenza l’atmosfera tipica del Paese del Sol Levante, l’associazione Ukigumo vuol dare la possibilità a tutti di conoscere, assaporare, viverne l’ambiente, con la sua inestimabile cultura e le sue arti tradizionali e moderne, in cui traspare sensibilità, forza, eleganza e ricchezza interiore.
L’intento è di creare un contatto reale tra la popolazione italiana, e in particolare vicentina, altrettanto ricca di cultura e tradizioni, e il Giappone, dando il giusto risalto e valore alle svariate forme espressive di questa cultura e agli aspetti tradizionali e formativi che da secoli sono alla base di questo popolo.
Le proposte di “Haru no Kaze 2016”, seguendo una formula ormai collaudata e apprezzata dal pubblico, riguarderanno rassegne espositive ma anche incontri culturali, con dimostrazioni di Chadō (Cerimonia del tè a cura della Scuola Urasenke), workshop su varie arti giapponesi (tra le altre: ikebana, shiatsu, origami, zazen, vestizione del kimono, cucina giapponese, gioco del Go, gioco del Kendama e dello Shogi, lavorazione del bonsai), proiezione cinematografica, concerto di musica giapponese, cena giapponese.
Venerdì 11 marzo alle 10.30 inella Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino si terrà l’inaugurazione della manifestazione alla presenza del Console Generale del Giappone Shinichi Nakatsugawa.
Sempre venerdì 11 alle 18.30 a Palazzo Cordellina (contra’ Riale, 12) verrà inaugurata la mostra d’arte contemporanea dal titolo “Materiale: nuove esperienze”, a cura del Sakurai Art Sistem e di Maurizio Colombo. Gli artisti che espongono sono: Shinya Sakurai, Toshiro Yamaguchi, Yoshiko Suzuran, artisti che vivono in Giappone ma che venendo spesso in Italia e in Europa ne sono stati coinvolti e influenzati, lasciandone traccia nelle loro opere, che hanno perciò un profumo di oriente e occidente (l’esposizione, a ingresso libero, è aperta fino a domenica 20 marzo 2016, da martedì a venerdì con orario 17 – 19, il sabato e la domenica con orario 10 – 12.30 e 16 – 19. Lunedì chiuso).
La sera di venerdì 11 marzo alle 21 il Teatro Astra (contra’ Barche 53) ospiterà lo spettacolo teatrale “Deway Dell Marzo”, promosso in collaborazione con l’associazione Ukigumo: i Dewey Dell saliranno sul palco con la loro nuova, fantascientifica creazione. Scenario post-atomico e immaginario manga per un racconto per immagini. Biglietti: online www.astra.it oppure ufficio Teatro Astra, in contra’ Barche 55 (biglietto con riduzione per gli iscritti ed i partecipanti alle attività del Festival del Giappone Haru no Kaze: euro 10)
Tra le dimostrazioni, sempre molto gradite al pubblico, torna a grande richiesta quella
imperdibile e sempre suggestiva della vestizione del kimono, ai chiostri di Santa Corona (contra’ Santa Corona, 4) domenica 13 marzo dalle 10.30 alle 12 (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Mentre domenica 20 marzo sempre ai chiostri di Santa Corona dalle 16 alle 18 si ripeterà la tradizionale Cerimonia del tè – Chadō, con dimostrazioni e degustazioni a cura della maestra Michiko Nojiri, della scuola Urasenke (ingresso libero e fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Dal 12 al 20 marzo al Polo Giovani B55 di contra’ Barche 55 si svolgeranno numerosi workshop e dimostrazioni sulle varie arti giapponesi (su prenotazione e iscrizione): laboratori di origami a cura della Maestra Sato Yuko, lezioni di lingua giapponese a cura della sig.ra Funakoshi, lavorazione dei bonsai a cura dell’associazione “Amici del Bonsai Marostica”. Quest’anno, in particolare, la manifestazione offrirà l’opportunità di entrare in contatto con alcuni giochi giapponesi, quali incontri di Gioco del Go a cura del Gruppo Veneto Go, dello Shogi a cura dell’ Associazione Italiana Shogi e del Kendama a cura dell’Associazione Italiana Kendama. Altro importante appuntamento per lasciarsi accarezzare dalla bellezza delle Arti giapponesi sarà l’esposizione di Ikebana visibile sabato 12 (dalle 15 alle 19) e domenica 13 marzo (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18) al Polo Giovani B55. Domenica 13 marzo (sempre al Polo Giovani B55) sarà possibile oltre anche assistere al laboratorio continuativo di Ikebana a cura delle classi di Vicenza, Mantova e Modena della Scuola Sogetsu Tokyo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. E per chi volesse provare a fare Ikebana sarà possibile invece partecipare alla lezione introduttiva di Ikebana Sogetsu domenica 20 marzo dalle ore 10 alle ore 12.30 al Polo Giovani B55 (aperta a tutti, è richiesta l’iscrizione in quanto i posti sono limitati).
Nella sede dell’associazione Ukigumo in piazzale Giusti, 23, si avrà la possibilità di ricevere trattamenti di Shiatsu gratuitamente, a cura della Scuola Nagaiki Shiatsu di Vicenza domenica 13 marzo dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18 e mercoledì 16 marzo dalle 15 alle 18 (per entrambe è richiesta la prenotazione, causa posti limitati).
Mentre martedì 15 marzo alle 20.30, sempre in piazzale Giusti, 23 su prenotazione si svolgerà la pratica di meditazione Zazen “Sedere nel Silenzio”.
Domenica 20 marzo si avrà la possibilità di partecipare a una lezione introduttiva di Shiatsu (gratuita) a cura della Scuola Nagaiki Shiatsu di Vicenza dalle 10 alle 12.30 (aperta a tutti, è richiesta la prenotazione in quanto i posti sono limitati).
Non mancherà l’apprezzato appuntamento con la cena giapponese “Il Giappone a tavola” giovedì 17 marzo (prenotazione obbligatoria: gohan@ukigumo.it oppure 3456497944). La cena si terrà al ristorante “Le Rouge” di viale Verona,12 dove si svolgeranno anche le lezioni di cucina giapponese, in particolare sulla preparazione del sushi (sabato 12 alle 9.45, iscrizione richiesta).
Lunedì 14 marzo alle 20.30 nella saletta Lampertico del cinema Odeon, di corso Palladio 186, sarà possibile vedere il film “Le Ricette della Signora Toku” (2015) scritto e diretto da Naomi Kawase (in lingua italiana). Il film, acclamato per il suo fascino e la sua poesia, è in prima visione a Vicenza e provincia (biglietto ingresso per la manifestazione a 5 euro fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Appuntamento da non perdere sarà il concerto di musica tradizionale giapponese “Sakura Concert” con il Gruppo Nipponia Ensemble Hanagumi che ritorna a Vicenza dopo i successi del 2010 e 2013. Con sonorità particolari e coinvolgenti, il gruppo Hanagumi proporrà una musica ricca di suggestioni, testimone di quella delicatezza ed eleganza che contraddistinguono tutte le arti giapponesi. Gli strumenti sono quelli tipici della cultura tradizionale nipponica, quali koto, shamisen, shakuhachi, che suonati con estremo talento e grazia, daranno vita a un’armonia di suoni capaci di rievocare emozioni e paesaggi (biglietto d’ingresso a 5 euro più diritti di prevendita, fino ad esaurimento dei posti disponibili): on line: www.tcvi.it , oppure alla biglietteria del Teatro Comunale – aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15 – tel. 0444 324442 il servizio telefonico della biglietteria è attivo dal martedì al sabato dalle 16 alle 18).
Altro evento a cui non mancare sarà, venerdì 18 marzo alle 20.45 ai Chiostri di Santa Corona, la conferenza dimostrativa dal titolo “Il Teatro del Nō – Il Respiro della Scena“ con la Maestra professoressa Monique Armand, docente dello IUAV di Venezia. La Maestra Armaud è l’unica Shihan (istruttore abilitato) di Noh che attualmente insegna fuori dal Giappone (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).
Un gazebo informativo sul festival, dove si potrà prenotare anche la partecipazione ai diversi eventi, sarà a disposizione del pubblico nei giorni sabato 5 e domenica 6 marzo in contra’ Cavour, all’angolo con corso Palladio, sabato dalle 15 alle 18.30 e domenica dalle 14.30 alle 18.30. In caso di mal tempo l’accoglienza sarà all’ex scuola Giusti, in piazzale Giusti 23 (1º piano interno 6).