Tra danza, musica elettronica e “manga”: i Dewey Dell al Teatro Astra di Vicenza

Sono i figli (d’arte ma non solo) della Socìetas Raffaello Sanzio, la compagnia più visionaria del panorama teatrale nazionale e internazionale, punta di diamante della ricerca dagli fin dagli anni ‘80: sono i Dewey Dell, uno tra i più innovativi gruppi italiani, impegnati in un personalissimo percorso di ricerca tra la danza, il teatro e la musica, con performance ospitate in tutta Europa oltre che nei principali festival nazionali.

Per la prima volta a Vicenza, la compagnia presenterà venerdì 11 marzo (ore 21) al Teatro Astra la loro ultima, fantascientifica creazione, “MARZO”, all’interno di “Terrestri 15/16”, la rassegna del contemporaneo curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per il Comune di Vicenza. Una performance che, dalla prima mondiale a Graz nel 2013, ha conquistato i palcoscenici di mezzo mondo – da Parigi a Berlino, da Mosca e San Pietroburgo a Milano e Roma, dalla Norvegia all’Australia, passando per la Biennale Danza di Venezia nel 2014.

Lo spettacolo è un racconto per immagini che utilizza i linguaggi della danza e della musica elettronica, in uno scenario post-atomico all’interno di un immaginario manga. La performance nasce infatti dall’incontro della compagnia con due importanti artisti giapponesi, il fumettista e artista visivo Yuichi Yokoyama (creatore dei costumi dello spettacolo) e il drammaturgo e direttore teatrale Kuro Tanino. Grazie anche a queste prestigiose collaborazioni, nello spettacolo sono confluite le mille diramazioni della produzione di anime e videogame, fino al moderno brand design, come echi della più antica tradizione artistica del lontano Oriente e del suo teatro. Per questo l’evento all’Astra aprirà il festival organizzato dall’Associazione Ukigumo “Haru no Kaze – Vento di primavera – il Giappone a Vicenza” ed è inserito anche nel progetto di coordinamento della danza tra i teatri vicentini Corpo a Corpo – connessioni oltre il movimento. Prevendite anche presso il negozio di fumetti Dominio (Via Gorizia 1/a).

I Dewey Dell, il cui nome è un omaggio a Faulkner e alla giovane ragazza di “Mentre Morivo”, sono un giovane collettivo formato da Agata, Demetrio e Teodora Castellucci – figli dei leggendari Romeo Castellucci e Chiara Guidi, fondatori della Socìetas Raffaello Sanzio – e da Eugenio Resta. Nata nel 2007 a Cesena, la compagnia è attualmente divisa tra la città romagnola e Berlino, dove sviluppa le sue creazioni legate alla danza, che coinvolgono però forme d’arte tra loro diverse, in sintonia con l’idea di teatro come totalità delle arti che da sempre contraddistingue il lavoro della Socìetas. La nuova generazione unisce infatti quattro artisti con attitudini e talenti attinenti ad ambiti diversi, ma che creano in maniera collettiva: Teodora è autrice delle coreografie, Agata la assiste e insieme a lei danza, Demetrio con il suo progetto Black Fanfare compone le musiche ed Eugenio si occupa degli allestimenti e del disegno delle luci. Così, anche “MARZO” è una creatura collettiva dei quattro giovani. In scena, Agata, Teodora ed Eugenio, insieme con Enrico Ticconi.

Ma perché “MARZO”? “Sin dai tempi antichi – raccontano i Dewey Dell – marzo è sempre stato considerato il mese della guerra; l’Inverno svanisce e lo sbocciare della Primavera segna il momento di tornare a combattere. Lo scenario è quello di un enorme cratere causato dall’impatto di un meteorite milioni di anni fa, in un pianeta lontano dal nostro e abitato alcune persone. Come microbi colti dall’occhio di un microscopio, o come pianeti colti da un telescopio, noi osserviamo questi corpi vivere un dramma che sembra contenere tutta l’offesa che il luogo ha subito millenni di anni prima”.

L’evento è realizzato con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll.