Tutto ha avuto inizio nel 2007, quanto il loro spettacolo “Made in Italy” veniva selezionato proprio al Teatro Astra di Vicenza e vinceva il Premio Scenario, ossia il maggior riconoscimento nazionale per le compagnie under 35.
Da allora, in pochi anni hanno raggiunto i vertici della scena contemporanea nazionale, con lavori che hanno rivoluzionato la sintassi teatrale e sono valsi una pioggia di riconoscimenti, tra cui due Premi Ubu. Sono i Babilonia Teatri, dirompente formazione che ha trovato in questi anni una casa adottiva proprio a Vicenza, dove sono stati più volte ospiti delle stagioni dell’Astra e nel 2014 hanno calcato le tavole dell’Olimpico all’interno del Ciclo dei Classici. Ed ora la compagnia veronese riceve il Leone d’argento per l’innovazione teatrale: un riconoscimento prestigioso, che arriva a consacrare un percorso artistico – quello di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, fondatori e direttori della compagnia – tra i più innovativi, maturi e complessi della nuova scena italiana. La cerimonia di consegna si terrà venerdì 29 luglio (ore 18) nella Sala delle Colonne (Ca’ Giustinian) a Venezia nell’ambito della Biennale Teatro 2016.
Un rapporto, quello tra i Babilonia Teatri e la nostra città, che nel 2015 si è ulteriormente consolidato, con l’ingresso della compagnia nel progetto produttivo de La Piccionaia. Una relazione costruita negli anni, passata attraverso la presenza di Castellani e Raimondi all’interno delle stagioni del contemporaneo del Teatro Astra curate dal Centro di Produzione Teatrale veneto per l’assessorato alla Crescita del Comune di Vicenza (nel 2009 con “Underwork”, nel 2012 con “The end”, nel 2013 con “Pinocchio” e nel 2015 con “Inferno”) e nel 2014 con l’allestimento di “Jesus” al Teatro Olimpico all’interno del progetto affidato dal Comune a Emma Dante. Ancora nel 2009, i due artisti veronesi avevano curato per La Piccionaia la regia della performance “Special price”, costruita per il Napoli Teatro Festival Italia e interpretata da Carlo Presotto e Matteo Balbo: un’esperienza ripetuta più di recente con lo spettacolo “Ho un lupo nella pancia”, che ha debuttato a fine 2015 e vede ora in tournée Carlo Presotto, Matteo Balbo e Pierangelo Bordignon.
Il premio, già attribuito a compagnie come Agrupación Señor Serrano (2015), Fabrice Murgia (2014), Angélica Liddell (2013), Rimini Protokoll (2011), è stato assegnato ai Babilonia Teatri con la seguente motivazione: “Per essere sempre alla ricerca di un messaggio positivo in tempi e situazioni in cui sarebbe facile fare il contrario – spiega il direttore Àlex Rigola. – Per i loro spettacoli, strumento di sensibilizzazione rispetto alla complessità della nostra società. Per la sensibilità verso i più svantaggiati. Per la sensibilità nel trattare tematiche complesse senza abusare dei drammi reali degli interpreti. Per fare del loro teatro uno strumento di inclusione sociale. Per un teatro che mostra a noi spettatori una realtà che non sempre è visibile. Per la loro umanità. Per essere terapeutici. Per la loro pazienza. Per saperci emozionare. Per la loro bellezza scenica. Perché rappresentano un collettivo teatrale che non sempre è stato considerato come si meritava. Con questo premio vogliamo valorizzare e ringraziare in particolar modo il loro lavoro ma anche tutte quelle compagnie e quegli artisti che ogni giorno si svegliano per dare il meglio di sé a persone più bisognose. Perché sono necessari al mondo del teatro. Perché sono necessari al mondo. Per l’eccellenza della loro ricerca drammaturgica verso nuovi percorsi scenici”.
Drammaturghi, autori, registi e attori, Castellani e Raimondi attribuiscono al teatro il compito di scatenare una necessità dialettica, di bruciare, di corrodere e non esaurirsi con l’ultimo applauso. I loro spettacoli fanno da specchio alla realtà e alla società, per un teatro in grado di interrogare e interrogarsi su questioni, tematiche, situazioni problematiche. Oltre che nelle principali città italiane, sono stati presentati anche all’estero, dalla Francia alla Germania, dall’Austria all’Ungheria, dalla Bosnia-Erzegovina alla Croazia, dalla Colombia alla Russia.
Nell’ambito della Biennale, i Babilonia Teatri saranno in residenza dall’8 al 14 agosto, periodo durante il quale presenteranno “Pinocchio”, un progetto di Babilonia Teatri e Gli Amici di Luca (11 agosto, Teatro alle Tese, Arsenale) e “Open doors: Purgatorio”, performance realizzata con ZeroFavole (14 agosto, Teatro Piccolo, Arsenale), dopo “Inferno”, il progetto che li ha visti collaborare nel 2014/2015 con il sostegno di Fondazione Alta Mane.