Con Goran Bregovic sonorità balcaniche a Villa Pisani di Stra

In Italia con il suo tour “If you don’t go crazy, you are not normal”, Goran Bregovic sarà al Parco di Villa Pisani a Stra (Ve) domenica 3 luglio (inizio concerto ore 21.30), ospite del ricco cartellone di Venezia Jazz Festival che, fra gli altri, vede in scena anche i pianisti Ezio Bosso (6 luglio) e Ludovico Einaudi (8 luglio).

Il repertorio spazierà dai suoi grandi successi agli ultimi album (Alkohol e Champagne for Gypsies), con qualche anticipazione di brani del nuovo album in uscita il prossimo anno, accompagnato dalla sua storica formazione, la Wedding & Funeral Band, di fiati, percussioni e voci bulgare. Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica dai ritmi travolgenti e dalle sonorità fragorose, per due ore di pura energia.

Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni: “il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Per far piacere ai suoi genitori, Goran si impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni 80, Bregovic si libera del suo ruolo sfibrante di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia. Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi. Alla sua origine già mista, Goran ha aggiunto una moglie mussulmana, e i tempi non sono propizi per questa allegra e stimolante mescolanza.