Il passaggio per Vicenza della linea dell’Alta capacità alta velocità ferroviaria si farà alle condizioni indicate dalla città, ovvero con il mantenimento della stazione storica in viale Roma e la fermata in zona fiera e con una serie di opere collaterali tra cui il filobus cittadino.
Il via libera a questa soluzione è nell’addendum al protocollo d’intesa che ieri ha finalmente ottenuto la firma del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, oltre a quelle del Comune di Vicenza e della Camera di commercio di Vicenza, della Regione Veneto e della società RFI.
“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato il sindaco Achille Variati – per il risultato raggiunto. Ringrazio, in particolare, il governatore Zaia per il ruolo costruttivo giocato dalla Regione a sostegno delle decisioni prese dalla città. Nel protocollo c’è scritto che RFI dovrà redigere entro 7 mesi il progetto preliminare. Conto che si faccia anche prima, in virtù del fatto che anche in questo periodo abbiamo sempre continuato a lavorare con i tecnici”.
Nell’annunciare la firma al cosiddetto “addendum” al protocollo siglato il 29 luglio 2014 per l’attraversamento del territorio vicentino sulla base di uno studio di massima prodotto da Comune e Camera di commercio, il sindaco ha ripercorso le ultime tappe della vicenda. Quello studio ipotizzava, com’è noto, la soppressione della stazione storica di viale Roma a favore di una nuova stazione in zona fiera e della ricucitura della città con il colle, grazie all’interramento dei binari. Successivamente, anche a fronte delle molte perplessità emerse in città rispetto all’abbandono della stazione storica, l’amministrazione aveva chiesto a RFI una comparazione tra tre differenti soluzioni progettuali: la dismissione della stazione in viale Roma a favore della zona fiera e di una fermata in zona tribunale, con interramento della linea; il mantenimento di un’unica stazione in viale Roma con linea a raso in affiancamento a quella esistente; il mantenimento della stazione in viale Roma con linea a raso in affiancamento alla linea esistente e fermata in zona fiera. Il 30 giugno del 2016, al termine di incontri pubblici e di una consultazione della cittadinanza, il consiglio comunale si è espresso definitivamente a favore di questa terza ipotesi, integrata da 30 osservazioni. Ora, con la firma dell’ “addendum”, tale posizione è stata recepita da tutti i soggetti coinvolti nell’opera e costituisce a tutti gli effetti il documento di riferimento per la progettazione preliminare che dovrà essere eseguita da Italferr per conto di RFI entro 7 mesi.
“Si tratterà di una progettazione – ha ricordato il sindaco – che contemplerà anche opere connesse per 250 milioni di euro, dalla nuova viabilità tra la zona fiera e la stazione di viale Roma alla realizzazione del filobus che attraverserà la città da ovest a est, generando un cambiamento radicale nel trasporto pubblico urbano ed extraurbano: un’infrastruttura che mai la città avrebbe potuto realizzare con fondi propri”.
Con un’ulteriore novità, anticipata dal sindaco: “Il progetto dell’Alta capacità alta velocità dovrà tenere conto anche delle specifiche raccomandazioni presentate dai consulenti che hanno redatto lo studio sull’impatto sul patrimonio Unesco, e che riguardano in particolare il collegamento del quartiere dei Ferrovieri con la zona di viale Verona e il sovrappasso ciclopedonale all’altezza della chiesa di San Giorgio. Per questo motivo abbiamo già trasferito la relazione HIA a RFI”.