Dall’Europa pioggia di euro per il turismo Veneto, ora servono idee per non bruciarli

La Regione Veneto metterà a disposizione delle aziende turistiche la considerevole somma di quasi 14 milioni di euro, derivanti dai fondi di concessione europei, per investimenti atti a migliorare infrastrutture e servizi alla clientela.

Sarà, quindi, l’occasione per quelle attività che vivono di solo turismo e, spesso, di piccole dimensioni, di poter usufruire di uno strumento in più per combattere la crisi e tornare ai vecchi albori.
“Un moltiplicatore di opportunità da non lasciarsi sfuggire”, è questo lo slogan che accompagna il Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) del Veneto, da cui derivano i due bandi promossi dall’assessore al turismo e ai Fondi UE, Federico Caner, per sostenere la competitività delle imprese e delle destinazioni turistiche, attraverso la qualificazione dell’offerta e l’innovazione dei servizi e prodotti, favorendo gli investimenti nel sistema ricettivo.
I bandi  dispongono di una dotazione economica complessiva di ben 13,8 milioni di euro e sono precisamente finalizzati all’erogazione di contributi alle imprese per lo sviluppo e il consolidamento di reti di imprese e/o club di prodotto, con una dotazione di 1,8 milioni di euro.
Rientrano nel bando anche gli investimenti nel sistema ricettivo turistico, con una dotazione di 12 milioni di euro (da questo provvedimento sono esclusi i Comuni montani che fruiscono del Fondo speciale per le Dolomiti e la Montagna Veneta).
Per entrambi la data di scadenza dei termini per la presentazione delle domande è il 12 aprile 2017.
“Si tratta realmente di un’utilità da non perdere – sottolinea Caner – per riqualificare le aziende del settore dell’ospitalità, elevando la qualità della loro offerta e quella più complessiva delle destinazioni turistiche venete”.
“Numerose imprese venete che operano nel turismo – aggiunge l’assessore – hanno dimensioni medio piccole e molte sono quelle a gestione familiare: è l’occasione, quindi, per chi ha necessità di innovare, differenziare e implementare i propri  servizi e strutture, di utilizzare il sostegno pubblico. Si tratta dell’intervento più rilevante in termini di risorse finanziarie del POR FESR 2014-2020, che prevede una disponibilità complessiva sino al 2020 di 30 milioni di euro, per cui a questi bandi ne seguiranno altri nei prossimi anni”.