Amcps revoca l’incarico di amministratore unico a Quero e Bulgarini scrive una lettera aperta all’amico di sempre

Storia tanto triste quanto sorprendente quella di Matteo Quero, la gravità della situazione si amplifica ripercorrendo le tempistiche degli avvenimenti. Arrestato due mesi fa in Germania per possesso di sostanze stupefacenti, una volta rientrato in Italia ha nascosto a tutti ciò che era successo, solo in questi giorni è venuto tutto a galla, venendo meno la fiducia nei suoi confronti.Per questo motivo Aim – Amcps non ha atteso molto tempo a lanciare un segnale, nota giunta oggi sul sito ufficiale della società municipalizzata per voce dell’Amministratore Unico di Aim, che dice quanto segue:

«Questa mattina ho convocato l’Assemblea totalitaria di Amcps che ha revocato il mandato di amministratore unico a Matteo Quero (in foto) e ha conferito l’incarico all’ing. Stefano Cominato – ha dichiarato Paolo Colla, amministratore unico di Aim -. L’amministrazione della cosa pubblica impone l’assoluto rispetto delle normative nonché la rigorosa trasparenza da parte degli amministratori. La violazione di entrambe queste regole, è alla base dell’inevitabile e doverosa decisione assunta oggi».

In rete, subito dopo quella di Aim-Amcps è comparsa una lettera aperta del Vicesindaco e amico di Matteo Quero, Jacopo Bulgarini d’Elci, che ha voluto portare un messaggio sincero sottolineando la gravità della situazione e puntando il dito contro Quero, ma nel messaggio ha voluto anche dare un segnale forte ammettendo che gli errori si possono commettere e un amico rimane tale anche dopo averne commesso uno così grave. Di seguito il post di Bulgarini comparso sui social network:

Voglio dire alcune cose, anche se poco “convenienti”, su Matteo Quero e sulla vicenda che lo sta travolgendo (beccato a dicembre in Germania con marijuana che aveva comprato in Olanda, si è fatto 24 ore di galera tedesca e ha pensato bene di non dire niente a nessuno finché la cosa non è venuta fuori oggi sul GdV).
La prima è che Matteo è un amico, e lo ribadisco e rivendico in queste ore in cui cade in disgrazia (non per la prima volta, perché questo mio amico, lo dico con affetto, è un po’ mona). È una delle persone più generose, disponibili, vitali che abbia conosciuto. E credo abbia fatto, in questi anni, un ottimo lavoro nel rianimare un’azienda pubblica (AMCPS) che era in grave crisi e oggi non lo è più.
La seconda cosa è che il sindaco Variati ha fatto benissimo a pretendere la sua revoca, perché Matteo ha tradito la fiducia politica e personale di noi tutti non solo violando una legge ma anche evitando di dircelo. Certo, il suo non è un reato contro il patrimonio o contro la collettività vicentina: ma quando sei un amministratore pubblico devi assoggettarti a standard particolarmente elevati, e accettare lo scrutinio pubblico anche sulle tue scelte personali. Soprattutto, trovo stupido che non sia stato lui a raccontare quanto era accaduto e a dimettersi da solo, due mesi fa.
La terza cosa è che, anche se sono molto deluso (politicamente e personalmente) da questo episodio, continuerò a volergli bene e a considerarlo un amico. Vogliamo bene alle persone non per la loro perfezione ma per la loro unicità: e sono le fragilità e le debolezze a renderci preziosi.
Questo volevo dire, in una giornata molto, molto, molto amara.”