E’ una ferita aperta da quasi sette anni, il devastante alluvione che colpì gran parte di Vicenza in quel terribile 1° novembre rimane, purtroppo, un ricordo vivo. Per evitare una nuova emergenza è fondamentale guardare avanti, ma non solo, servono nuovi strumenti per mettere in sicurezza argini e cittadini. “Vicenza non dimentica la ferita dell’alluvione del 2010. Dopo le opere di difesa idraulica realizzate nel post emergenza e il masterplan di salvaguardia idraulica, ci dotiamo ora di un ulteriore importante strumento: il regolamento di polizia idraulica, ovvero il documento che definisce come gestire il reticolo scolante minore, fatta di fossati, scoli, canalizzazioni, la cui corretta manutenzione è decisiva quanto quella dei fiumi in caso di piccole e grandi calamità”.
Così l‘assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza ha definito il regolamento che, ottenuto oggi il via libera della giunta, si avvia al voto del consiglio comunale.
“Grazie ad un positivo lavoro svolto insieme a Genio civile, Consorzio di bonifica alta pianura veneta e alle associazioni dei coltivatori, che ringrazio, – ha detto Dalla Pozza – siamo in grado di sottoporre al consiglio comunale un documento che dà ai conduttori dei terreni agricoli alcune utili prescrizioni per mantenere in modo corretto il reticolo delle cosiddette ‘vie d’acqua di pioggia’, una rete di drenaggio lunga chilometri la cui manutenzione ordinaria e straordinaria ha grande incidenza sugli effetti dei fenomeni meteorologici avversi”.
Il regolamento, in sostanza, fa chiarezza sul corretto sezionamento dei fossi, dice fin dove si può coltivare un campo, dà prescrizioni su sfalci, occlusioni e interventi di pulizia, coinvolgendo i conduttori nella buona tenuta delle canalizzazioni. Consente, inoltre, l’applicazione di eventuali sanzioni e la previsione di poteri sostitutivi in caso di inottemperanza delle disposizioni previste.
“Approvato questo regolamento – ha annunciato l’assessore Dalla Pozza – punteremo alla redazione del Piano comunale delle acque, per il quale stiamo cercando adeguati finanziamenti: sarà uno strumento riguardante l’intera rete idrica del territorio, dai fiumi fino al sistema di smaltimento delle acque meteoriche, indispensabile per affrontare nel miglior modo possibile gli eventi meteorologici intensi a cui il nostro territorio è sempre più spesso sottoposto”.