Associazioni di categoria, Camera di Commercio, Ordini professionali e organizzazioni sindacali scendono in campo a fianco della Provincia a difesa dei diritti e della sicurezza della comunità e del territorio. Lo hanno dichiarato, per voce dei propri Presidenti e rappresentanti provinciali chiamati a raccolta dal Presidente della Provincia di Vicenza e Presidente Upi Achille Variati.
“La situazione è chiara nella sua tragicità -ha premesso Variati con franchezza- in questo momento non siamo in grado di elaborare il bilancio di previsione per il 2017. Mancano 5 milioni di euro, che si traducono in manutenzione delle scuole e delle strade, autorizzazioni ambientali, servizi agli enti locali. In una parola: sicurezza, del territorio e della comunità.”
Affiancato da una rappresentanza dei suoi consiglieri delegati (Maria Cristina Franco per le Scuole, Ernesto Ferretto per il Bilancio, Renzo Marangon per le Strade e Matteo Macilotti per l’Ambiente), Variati ha fotografato la situazione della Provincia di Vicenza: 1.270 km di strade da gestire, 48 istituti scolastici superiori per un totale di 45 mila studenti, un migliaio di autorizzazioni ambientali rilasciate ogni anno, oltre cento gare d’appalto per conto dei Comuni per un totale di 30 milioni di euro. Il tutto con 124 dipendenti, a fronte dei 370 di quattro anni fa.
A proposito di dipendenti, Variati ha subito chiarito che “Gli stipendi non sono a rischio”, e la notizia non è da poco visto che tre Province d’Italia non pagano gli stipendi da qualche mese. Rimane però che la Provincia non riesce per ora a chiudere il bilancio, per cui l’esultanza dei sindacati e dei rappresentanti sindacali dell’Ente presenti all’incontro (Cgil, Cisl, Uil, Csa, Direl, Usb) non ha potuto essere piena.
Ad essere a rischio sono invece i tanti servizi che la Provincia dovrebbe garantire al territorio. E qui il condizionale è d’obbligo, ma è incostituzionale. Perchè è la stessa Costituzione, all’art. 119, che prevede che gli enti territoriali ottengano finanziamenti tali da metterle in grado di svolgere le funzioni attribuite. Per la Provincia, oltretutto, non si tratterebbe neppure di un finanziamento, perché la Provincia è l’unico ente che si mantiene con i propri soldi. Anzi, meglio, con i soldi degli automobilisti, visto che si tratta di compartecipazioni alle rc auto.
La Provincia non chiede soldi allo Stato. Chiede di poter trattenere i propri soldi e utilizzarli nel territorio. E lo chiedono a gran voce anche le categorie economiche, la Camera di Commercio, gli ordini professionali, i sindacati. C’erano tutti in Sala Consiglio, tutti allarmati della situazione di emergenza che vive la Provincia, perché tutti consapevoli delle ricadute delle attività dell’ente sulle aziende del territorio.
“Totale solidarietà alla Provincia e sostegno ad ogni livello” hanno confermato Vescovi (Confindustria), Mariani (Camera di Commercio), Boschiero (Confcommercio), Lorenzin (Apindustria), Dalla Vecchia (Confartigianato). “A Vicenza abbiamo le mani e la coscienza pulite per pretendere che i nostri soldi rimangano a finanziare servizi essenziali per il territorio e la comunità.”
Oggi (giovedì 23 marzo) il Presidente Upi Variati ha in programma un incontro con il Governo per riuscire ad ottenere i soldi necessari perché le Province riescano a svolgere le proprie funzioni. E lo farà forte del sostegno di tanti vicentini.