Dal 2013 erogati oltre 2 milioni e mezzo di litri d’acqua, corrispondenti a un risparmio di 52 mila chilogrammi di plastica e a una riduzione di anidride carbonica pari a 5 mila tonnellate.
Vicenza ha una nuova casa dell’acqua. Si trova in viale Trieste, in prossimità del passaggio livello di Anconetta, e va ad aggiungersi alle altre sei presenti a san Pio X, san Lazzaro, Santa Croce Bigolina, Mercato Nuovo, San Bortolo e Villaggio del Sole, quasi tutte dotate di recente anche del servizio WiFi gratuito.
L’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza ha inaugurato la nuova struttura insieme a Livio Busana, titolare della ditta BBTEC di Tavagnacco, in provincia di Udine, aggiudicataria di gara pubblica e concessionaria fino all’1 gennaio 2022 (con possibilità di proroga per ulteriori otto anni) delle case dell’acqua di Vicenza.
La nuova casa dell’acqua è stata dunque allestita nella zona nord est di Vicenza dopo che l’amministrazione ha registrato il notevole gradimento dei cittadini verso questo tipo di installazioni che offrono, a costo zero per le casse comunali e a un prezzo vantaggioso per gli utenti, acqua refrigerata naturale e frizzante, di qualità controllata ed eccellente, proveniente dall’acquedotto comunale e ulteriormente microfiltrata.
“L’esperienza positiva registrata nei quartieri dove già esiste il servizio – ha dichiarato l’assessore Dalla Pozza – ci ha convinto ad ampliare la rete delle case con questa nuova installazione. La scelta di quest’area di viale Trieste ha tenuto conto di elementi quali l’alta densità abitativa, la presenza di un parcheggio, l’elevato transito di mezzi e pedoni, la vicinanza della pensilina intelligente dell’autobus e della fermata del treno, l’esistenza nella zona nord della città di abitazioni non allacciate all’acquedotto. Con la recente introduzione del WiFi, del resto, queste casette, vero e proprio presidio ambientale per il risparmio di bottiglie di plastica e la riduzione di emissioni di anidride carbonica che generano, si stanno sempre più trasformando in luoghi multiservizi”.
Più acqua, meno plastica e meno emissioni di CO2
Sono davvero significativi i numeri relativi all’acqua erogata dalle casette e ai conseguenti risparmi in termini di produzione di bottiglie di plastica: i litri totali erogati dall’inizio dell’attività delle prima casa (installata a San Pio X nel febbraio del 2013) fino ad aprile di quest’anno sono complessivamente pari a 2 milioni 667 mila 550, di cui 949.836 erogati nel solo 2016.
Il corrispondente risparmio totale di bottiglie di plastica da litro e mezzo è di 1.778.000 unità, pari a 52.090 chilogrammi di plastica in meno, dato elaborato sulla base di un calcolo che tiene conto della produzione, del trasporto (consegna/ritiro) e dello smaltimento delle stesse, per minori emissioni di CO2corrispondenti a circa 4.900 tonnellate.
Nella classifica dei consumi totali calcolati dall’attivazione delle sei strutture da tempo in servizio, il primo posto è stabilmente occupato dalla “storica” casetta di via Giuriato, a San Pio X, la prima ad essere attivata nel febbraio 2013. L’apertura della altre cinque casette risale invece ai mesi di agosto e settembre 2014.
Dalle rispettive attivazioni fino ad aprile di quest’anno, dunque, la casa di via Giuriato a San Pio X ha erogato un totale di 964.800 litri d’acqua, di cui 12.650 frizzante e 952.150 naturale; quella di via Albinoni a San Lazzaro 467.350 litri d’acqua, di cui 262.765 frizzante e 204.585 naturale; quella di via Salvemini–Rosselli a Santa Croce Bigolina 408.500 litri d’acqua, di cui 247.150 frizzante e 161.350 naturale; quella di viale Mercato Nuovo 324.150 litri d’acqua, di cui 171.400 frizzante e 152.750 naturale; quella di via Prati a San Bortolo 294.100 litri d’acqua, di cui 160.200 frizzante e 133.900 naturale; quella di via Colombo al Villaggio del Sole 208.650 litri d’acqua, di cui 98.580 frizzante e 109.070 naturale.
La qualità dell’acqua e i costi per gli utenti
Per quanto riguarda la qualità dell’acqua, oltre alle analisi eseguite in autocontrollo dalla ditta attraverso laboratori chimici accreditati, in ottemperanza al decreto legislativo 193 del 2007, e a quelle eseguite dall’azienda sanitaria locale sulle attività di somministrazione di alimenti e bevande, il Comune attua un proprio programma di controllo, avvalendosi di Acque Vicentine SpA, mediante analisi chimiche e biologiche, per confermare ulteriormente la sicurezza sulla potabilità.
L’acqua dalle casette può essere prelevata 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 ad un prezzo contenuto: 2 centesimi di euro per mezzo litro d’acqua naturale e 3 se frizzante; 3 centesimi per un litro di naturale e 6 se frizzante; 4 centesimi per 1,5 litri di naturale e 9 se frizzante.
L’acqua si paga con monete da 5 centesimi fino a 2 euro, tagli accettati anche per ricaricare direttamente alla Casa dell’acqua la tessera disponibile negli esercizi convenzionati indicati nel distributore. Negli esercizi convenzionati è possibile acquistare anche le bottiglie in tritan trasparenti, infrangibili, resistenti agli odori, resistenti a basse ed alte temperature, adatte alla lavastoviglie, utilizzabili nel microonde, conformi alle normative per alimenti, senza BPA Bisfenolo-A, riciclabili e riutilizzabili.
Una volta posizionata la bottiglia nell’erogatore prescelto (frizzante o naturale), basta premere il pulsante della quantità desiderata e l’erogazione si fermerà da sola al raggiungimento della quantità selezionata.
Su ogni distributore è presente un display in cui sono pubblicati messaggi istituzionali sulle buone pratiche per il contenimento delle risorse e sulle iniziative comunali.
Tutte le casette, eccetto, quella di San Pio X, sono anche dotate di servizio WiFi gratuito, accessibile con una semplice registrazione.
Per segnalazioni è possibile chiamare il numero verde 800 066 741, oppure scrivere direttamente alla ditta incaricata del servizio, all’indirizzo: bbtec@bbtec.it.