Polizia Postale contro Blue Whale Challenge, i consigli per evitare tragedie annunciate

Nell’epoca di social network e dell’esplosione mondiale del web in termini di aggregazione e connessione tra più persone impazza una nuova moda che sta terrorizzando genitori e parenti di giovani facilmente psicolabili. Ci riferiamo, ovviamente, al macabro “gioco” mortale che sta facendo una vera e propria strage tra i più giovani.

Si tratta del Blue Whale Challenge‘ una sorta di campionato estremo dove, una volta superate una serie di prove autolesionistiche, si procede con l’atto conclusivo che porta al suicidio.

Fortunatamente in Veneto non ci sono ancora notizie di decessi dovuti a questo fenomeno. Prima che si debba fare i conti con tragedie irreparabili la Polizia Postale ha emesso un comunicato per lanciare una serie di accortezze da non sottovalutare per il bene dei propri figli e individuare la presenza di eventuali soggetti che si dedicano ad indurre minorenni ad atti di autolesionismo e al suicidio

Obiettivo, “intercettare fenomeni di emulazione nei quali pericolosamente possono incorrere i più giovani in Rete in preda alle mode del momento o guidati da un’improvvida fragilità, magari condivisa con un gruppo di coetanei”, si legge su ‘Una vita da social’.

 Il profilo Facebook della polizia – contro questa “pratica che sembrerebbe provenire dalla Russia“, proposta come “una sfida in cui un cosiddetto ‘curatore’ manipola la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli, attraverso una serie di 50 azioni pericolose (sporgersi da palazzi, cornicioni e finestre), al suicidio” – offre anche una serie di importanti consigli alle famiglie.

PER I GENITORI

• Aumentate il dialogo sui temi della sicurezza in rete: parlate con i ragazzi di quello che i media dicono e cercate di far esprimere loro un’opinione su questo fenomeno.

• Prestate attenzione a cambiamenti repentini di rendimento scolastico, socializzazione, ritmo sonno-veglia: alcuni passi prevedono di autoinfliggersi ferite, di svegliarsi alle 4:20 del mattino per vedere video horror, ascoltare musica triste.

• Se avete il sospetto che vostro figlio frequenti spazi web sulla ‘Balena Blu’ (‘Blue Whale’) parlatene senza esprimere giudizi, senza drammatizzare né sminuire: può capitare che quello che agli adulti sembra ‘roba da ragazzi’ per i ragazzi sia determinante.

• Se vostro figlio/a vi racconta che c’è un compagno/a che partecipa alla sfida ‘Balena Blue’ (‘Blue-Whale’), non esitate a comunicarlo ai genitori del ragazzo se avete un rapporto confidenziale o alla scuola se non conoscete la famiglia; se non siete in grado di identificare con certezza il ragazzo/a in pericolo, recatevi presso un ufficio di Polizia o segnalate i fatti a:

– www.commissariatodips.it

– www.facebook.com/commissariatodips

– www.facebook.com/unavitadasocial