Dopo la notizia di ieri secondo cui Intesa San Paolo avrebbe dato la propria disponibilità all’acquisizione (al prezzo simbolico di 1 euro) delle due banche popolari venete in crisi arriva il commento positivo dei sindacati.
Il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, definisce “importante e positiva la disponibilità messa in campo da Intesa San Paolo per risolvere la situazione di crisi di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza”.
Secondo il dirigente sindacale, “solo in questo modo, con la scelta dell’amministratore delegato Messina, che così facendo conferma di operare anche nell’interesse generale del Paese, si potrà superare uno stato d’incertezza che dura ormai da troppo tempo, mettendo così in sicurezza le due banche venete e dando finalmente uno sbocco al confronto aperto da mesi con Bruxelles”.
“Siamo consapevoli – prosegue il leader dei bancari Cgil – dei problemi e delle difficoltà che comporta l’insieme dell’operazione. Per questo, il governo deve fare fino in fondo la sua parte, garantendo tutte le condizioni per evitare drammi sociali sul fronte dell’occupazione. In ogni caso, saremo unitariamente a Bruxelles l’11 luglio, per sostenere le nostre ragioni dinnanzi alla commissione europea”.
“Accogliamo con favore la decisione di Intesa di proporre una soluzione efficace all’annoso e grave problema delle popolari venete e siamo certi che, in coerenza con le migliori tradizioni che hanno caratterizzato in questi anni il dialogo sociale all’interno del gruppo, vorrà risolvere in maniera sostenibile anche la questione delle eccedenze di personale che venissero a crearsi”: è invece il commento di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, alla notizia del via libera dato dal cda di Intesa Sanpaolo all’acquisto condizionato di Popolare Vicenza e Veneto Banca.
“Contestualmente – aggiunge Romani – auspichiamo che le risorse disponibili nel Paese vengano prontamente utilizzate per contribuire a dare concreta prospettiva all’operazione, a beneficio dei lavoratori, della clientela e dell’economia dei territori”.