Infortuni sul lavoro in aumento. In Veneto già 22 mortali tra gennaio e marzo

Aumentano gli infortuni e le morti sul lavoro in Italia e nel Veneto. Lo si legge nella “nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” prodotta da Ministero del Lavoro, Istat, Inps e Inail e lo si vede nella banca dati dell’Inail.

Nel primo trimestre del 2017 le denunce di morti bianche in Italia (190 eventi) aumentano del 12,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e nel Veneto fanno addirittura un balzo in avanti del 37,5% con 22 infortuni mortali avvenuti tra gennaio e marzo.
A livello nazionale gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel primo trimestre sono stati 134.000, in aumento del 5,9% rispetto al primo trimestre del 2016, mentre nel Veneto nello stesso periodo si sono verificati 18.530 incidenti, con un aumento del 7,1% rispetto al 2016.

“Da tempo la Cgil denuncia le politiche di svalorizzazione del lavoro condotte da anni nel nostro Paese e che, con gli ultimi Governi, hanno visto ulteriormente abbassata la soglia dei diritti. Difficile leggere gli ultimi dati sugli infortuni fuori da questo contesto, poiché il diritto alla tutela della sicurezza e della salute delle persone costituisce il diritto fondamentale di una moderna civiltà del lavoro”, commenta il segretario confederale della Cgil Franco Martini.

“Le cause degli infortuni, che sono le stesse di mezzo secolo fa – prosegue Martini – dimostrano che l’innovazione è tanto predicata quanto poco praticata, a tutti i livelli ed in tutti i settori produttivi. Per questo occorre reagire. La battaglia per la sicurezza sul lavoro va condotta congiuntamente da parti sociali e istituzioni, con una strategia nazionale che il nostro Paese, tra gli ultimi in Europa, non ha ancora messo a punto”.

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