
Ancora rabbia, ancora frustrazione, ancora la sensazione di sentirsi traditi e dimenticati. E ancora il bisogno di far sentire la propra voce.
Si sono ritrovati in circa un centinaio ieri mattina lunedì 10 luglio i risparmiatori riuniti sotto le insegne dell’associazione “Noi che credevamo nella Banca Popolare di Vicenza”. Questa volta, dopo la manifestazione in piazza dei Signori del 30 giugno scorso, l’appuntamento è davanti a Palazzo Trissino, sede del Municipio di Vicenza.
I manifestanti chiedono a gran voce un impegno da parte del sindaco Achille Variati, la promessa di sostenere a Roma la loro contrarietà alla svendita delle banche venete a Intesa San Paolo.
Dopo circa mezz’ora ecco arrivare a piedi proprio il primo cittadino e presidente della Provincia del capoluogo berico. Animi surriscaldati, volano slogan pesanti nei confronti delle banche e della politica locale e nazionale. Variati cerca di calmare la piccola folla, invita i manifestanti ad un confronto civile all’interno dell’androne del palazzo municipale, ascoltando poi gli interventi di alcuni risparmiatori.
“A Roma c’è un decreto legge che voi considerate un’ingiustizia” dice Variati. “Le vostre richieste, per quanto mi sarà possibile, cercherò di farle arrivare nei luoghi dove si stanno prendendo le decisioni”.
Prende poi la parola Luigi Ugone, presidente dell’associazione dei risparmiatori BPVi: “Questo decreto è un omicidio dei diritti dei cittadini che lei ha di fronte, perché impedisce di fare causa ad una banca dopo che si era deciso che avevamo ragione”. “Noi le chiediamo di scrivere al Governo e al suo partito” ha aggiunto Ugone rivolgendosi al sindaco, “che i suoi cittadini non vogliono che questo decreto venga votato in Parlamento”.
In serata il sindaco, a seguito delle richieste dei manifestanti, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti di Camera e Senato e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari. Lettera analoga è stata inviata al Partito Democratico all’attenzione del Segretario Matteo Renzi e del relatore Onorevole Giovanni Sanga.