L’annosa vicenda degli espropri per la realizzazione della superstrada Pedemontana ha visto una svolta dopo il cambio di gestione. Da aprile a luglio sono stati versati più di 34 milioni, ma prima di risarcire l’intera comunità passerà ancora molto tempo.
Di seguito ecco tutti i versamenti effettuati dalla Regione Veneto a coloro che hanno sottoscritto l’accordo di esproprio.
Dalla primavera di quest’anno, dopo il cambio di gestione della SVP da commissariale a regionale ordinaria, sono ripresi i pagamenti che a oggi ammontano a oltre 34 milioni di euro:
tranche del 06.04.2017 € 7.394.662,31
tranche del 18.05.2017 € 6.340.002,82
tranche del 30.06.2017 € 10.098.277,64
tranche del 31.07.2017 € 10.246.924,49
totale € 34.079.867,26
Il pagamento della tranche del 31 luglio è stato disposto il giorno stesso dal Concessionario in banca.
Come nelle precedenti occasioni, i saldi sono stati disposti partendo dagli accordi più datati, prestando particolare attenzione alle situazioni più difficili.
Il terzo atto convenzionale prevede per tutti gli accordi già stipulati entro il 29 maggio 2017 il saldo degli acconti dovuti entro la fine di quest’anno.
“Prosegue – sottolinea con soddisfazione il Presidente della Regione Luca Zaia – la nostra azione su tutti i fronti per portare a compimento questa grande opera, una delle più rilevanti sul territorio nazionale, sostenendo la piena operatività dei cantieri e nel contempo assicurando la corresponsione a cittadini e aziende degli indennizzi”.
“Finalmente la Regione ha ripreso a pagare gli indennizzi agli espropriati, che in questi anni hanno subìto le gravissime conseguenze delle inadempienze del consorzio Sis. Troppe persone finite sul lastrico, che hanno perso l’azienda o la casa e non hanno avuto neanche i soldi per ripartire”.
È quanto afferma Cristina Guarda della Lista AMP commentando la notizia della liquidazione dei ‘saldi’ da parte di Palazzo Balbi, a cominciare dagli accordi più datati e dalle situazioni maggiormente complesse, per quanto riguarda la Pedemontana Veneta.
“Questo sblocco, richiesto con forza da tutto il Consiglio lo scorso marzo, 34 milioni per quattro mesi – prosegue la consigliera veneta Guarda – è sicuramente una boccata d’ossigeno, tanto urgente quanto dovuta, per numerose imprese e famiglie. In un certo senso rappresenta una svolta, viste le croniche difficoltà di Sis ad onorare gli accordi, come il piano di rientro rateizzato del 2016. La sofferenza è stata grande specialmente per le aziende agricole che, spezzettate dalla Pedemontana, hanno visto aumentare i costi di gestione senza avere il ristoro dovuto. Centellinare i pagamenti crea una situazione insostenibile per queste imprese che si vedono dimezzate nelle dimensioni e nei ricavi e sono beffate dal concessionario. Speriamo siano quindi ben ristorate come previsto dagli accordi, finalmente. Adesso ci auguriamo che si prosegua su questa strada nel rispetto dei veneti: l’ultima convenzione con il concessionario prevede infatti che per tutti gli accordi stipulati entro il 29 maggio avvenga il saldo completo degli acconti per il 31 dicembre. Resteremo vigili affinché non ci siano ulteriori dilazioni”.