Taglio del nastro a CosmoBike Show. Presidente Danese: “Fiera di business e laboratorio per sviluppo filiera”

E’ ufficialmente iniziata la terza edizione del salone dedicato alla bici. Insieme al presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, presenti alla cerimonia inaugurale: Federico Sboarina, sindaco di Verona, Barbara Degani, sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto con gli assessori regionali Elisa De Berti e Federico Caner, e il campione italiano di ciclismo su strada Fabio Aru.

«Con CosmoBike Show Verona è sempre più luogo di business e laboratorio nazionale per tutti i temi che riguardano lo sviluppo della ciclabilità, dalla mobilità urbana al turismo. Due asset fondamentali anche per lo sviluppo della manifattura di un settore, quello della bike economy, che in Europa muove 200 miliardi di euro».

Lo ha detto oggi a Verona, all’apertura del CosmoBike Show (15-18 settembre) il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. All’inaugurazione della terza edizione della rassegna scaligera dedicata alla bicicletta che coinvolge oltre 350 aziende provenienti da 25 nazioni (60mila i visitatori attesi) erano presenti anche Federico Sboarina, sindaco di Verona, Ferdinando Pastore, dirigente Ufficio Tecnologia industriale, Energia ed Ambiente di ICE, Pino Caldana, vicepresidente della Provincia di Verona, Barbara Degani, sottosegretario al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, e Luca Zaia, presidente della Regione Veneto accompagnato dagli assessori regionali Elisa De Berti e Federico Caner, Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere e Paolo Coin, project manager di CosmoBike Show.

Il Campione Italiano di ciclismo su strada Fabio Aru

Per il taglio del nastro, anche il campione italiano di ciclismo su strada e ‘cavaliere dei Quattro Mori’, Fabio Aru, di ritorno dalla Vuelta di Spagna, che ha dichiarato: «Ho iniziato tardi ad andare in bicicletta, avevo 15 anni e l’ho fatto un po’ per caso perché all’epoca i miei genitori non mi comprarono il motorino. Poi è diventata una grandissima passione, mi piaceva girare nei monti del mio paese finché non è finalmente diventato il mio mestiere».

Con più di 11 mila bike test sulle novità 2018, 21 mila mq di area demo e prova, una pista di 400 mq completa di ostacoli, sequenze di paraboliche e tronchi, oltre a più di 30 mila mq di esposizione coperta, CosmoBike Show propone anche quest’anno una formula dinamica e approfondita sul tema delle due ruote a pedali in tutte le sue accezioni: sport, turismo, mobilità, benessere, ambiente, economia. Tra gli eventi in programma nel corso della quattro giorni scaligera, anche i premi legati a cicloturismo e mobilità sostenibile, con l’Oscar del cicloturismo e il nuovo Urban Award, dedicato ai migliori progetti green urbani legati alla mobilità dolce. Numerosi i focus di approfondimento sui temi di filiera, a partire dai nuovi orientamenti del Governo sulla mobilità sostenibile per arrivare ai trend di mercato. E proprio dal business arrivano le conferme sulla centralità italiana nel settore della bicicletta: con una quota del 14%, l’Italia è infatti il secondo esportatore europeo (Eurostat), dopo il Portogallo (15%) e prima dell’Olanda (13%). Complessivamente, il made in Italy della bicicletta – trainato dal fenomeno e-bike – vale 1,2 miliardi di euro (Confartigianato, 2016), dato che sale a 3 miliardi se si considera anche l’indotto proveniente dal cicloturismo.